– La Casa delle Associazioni che ha ridato nuova vita alla stazione ferroviaria di Besozzo e che sorge nei due appartamenti che in passato erano occupati dai due capistazione e dalle loro famiglie, diventa esempio di buona pratica di recupero di stabili ferroviari per attività sociali e culturali; l’esperienza voluta dall’amministrazione comunale di Besozzo, inaugurata nel 2014, è stata selezionata da Rfi, tuttora proprietaria dello stabile che è stato dato in comodato d’uso al Comune, il quale a sua volta lo ha messo a disposizione delle associazioni del paese.
Rfi ha individuato cento interventi meritevoli di lode in tutta Italia e tra questi rientra anche la Casa delle Associazioni di Besozzo; in tutta la Lombardia, sono state selezionate quattordici stazioni ferroviarie. Numeri che dimostrano ancora di più la bontà del progetto besozzese, grazie al quale numerose associazioni del paese hanno trovato una casa, animando di giorno e di sera la stazione di via Zangrilli che stava diventando preda del degrado e dei vandalismi, nonostante si trovi in una zona centrale della cittadina. Da anni ormai, nello stabile non risiedeva più nessuno e nemmeno la biglietteria era più attiva; aperta al pubblico era soltanto la sala d’aspetto che è stata ulteriormente abbellita con il book crossing.
Nei locali adiacenti al palazzo della ferrovia ha trovato posto anche una sede distaccata del Sos dei Laghi; la stazione è tornata al centro della vita di Besozzo proprio grazie alla presenza delle associazioni che ne hanno fatto la loro sede. Proprio la ricchezza dei sodalizi e la loro eterogeneità, oltre all’estensione dell’orario di apertura della stazione, hanno indotto Rfi a selezionare il progetto di Besozzo. Nelle prossime settimane, un referente di Rfi intervisterà le associazioni presenti nello stabile;
interviste che saranno pubblicate nei primi mesi del 2018. «Abbiamo creduto da subito nel recupero della stazione abbandonata da anni – commenta il sindaco – il degrado dell’area è stato affrontato con l’iniezione di nuove funzioni come la Casa delle Associazioni e la riapertura della sala d’attesa. I risultati si sono visti, come la diminuzione degli atti vandalici perché ora la stazione è un luogo vivo ed è anche aumentato il numero dei passeggeri in partenza da Besozzo. Noi abbiamo sistemato la scatola, ma i meriti del recupero dell’immobile vanno alle associazioni».