TRAVEDONA MONATE – Il problema delle infrastrutture non è nuovo, ma le grandi società non hanno interesse a curare la manutenzione di piccole realtà locali, come quella della stazione di Travedona Biandronno. Il flusso di traffico è notevolmente diminuito, è vero, perché i pendolari spesso non ricorrono a treni regionali, ma a diretti, prendono autobus di linea o vanno con mezzo proprio, ma se dessimo uno sguardo, anche fugace alla stazione di Travedona Biandronno il quadro di desolazione salterebbe di colpo ai nostri occhi. La sala d’aspetto in abbandono: porte sbarrate, tetto sfondato, scritte di writers sui muri. Non c’è più neanche una biglietteria e un bar, come in passato.
Molte le segnalazioni da parte degli utenti, ma anche dalle amministrazioni dei due comuni (quello di Travedona Monate e quello di Biandronno, ndr), serviti dalla stessa fermata, che hanno chiesto a gran voce a Trenitalia – il legittimo proprietario – di occuparsi del problema, con poche o nulle risposte fin qui. Per questo il sindaco di Travedona Monate, Laura Bussolotti, rilascia alcune dichiarazioni, che riportiamo qui di seguito.
Le parole del sindaco di Travedona Monate, Laura Bussolotti
La fermata è lontana sia dal centro di Travedona che da Biandronno ed è scomoda da raggiungere. Un tempo era almeno dotata di un bar e di una biglietteria, ma ora non più. Nei boschi vicini si sono anche verificati casi di spaccio. Dopo gli interventi delle forze dell’ordine l’area è più sicura, ma nonostante ciò i pendolari sono molti di meno rispetto al passato e tanti preferiscono prendere il treno dalle stazioni vicine. In passato come amministrazione abbiamo segnalato la pessima condizione della fermata a Ferrovie e richiesto un intervento, ma i gestori si sono limitati a imbiancare la struttura. Purtroppo, sembra che Ferrovie non sia interessata a mantenere le piccole fermate come quella di Travedona Biandronno, e che preferisca rimuoverle del tutto in quanto rappresentano un costo.
Staremo a vedere adesso, cosa succederà…