Rileggere la storia di Angera per farla conoscere ai tanti turisti che si spera arriveranno sulle sponde del lago Maggiore in occasione di Expo 2015.
Nel 2014, il paese celebre i 60 anni dalla sua nomina a città, ma i documenti antichi dicono che era già città nel 1497 e l’archeologia rivela la sua importanza già dall’età romana.
La storia di Angera è racchiusa nel museo archeologico che ha sede in via Marconi, che si vuole valorizzare e far conoscere proprio in occasione di Expo.
Domenica si è svolta al museo un interessante convegno intitolato “Sulla Strada per Angera; viabilità terrestre ed acquatica tra Milano e la Svizzera in età romana” e tenuto da responsabile del museo angerese.
La città affacciata sul Maggiore è stata sin dall’antichità un crocevia importante, proprio come sarà Expo nel 2015. Angera in età romana, si trovava in un punto nodale tra le vie di trasporto terrestri e acquatiche che mettevano in relazione il territorio transalpino con Milano, con il Po e con il Mediterraneo.
Numerosi navi solcavano le acque del Verbno, da Muralto ad Angera. «Una strada carrabile univa Milano al lago, attraversando un territorio già allora densamente popolato e che ha restituito innumerevoli testimonianze archeologiche ed artistiche» spiega la curatrice».
Vie di comunicazione millenarie che hanno favorito lo scambio di merci e di culture e che hanno portato allo sviluppo della città, con continui scambi tra popoli transalpini, latini e mediterranei e contribuito a creare una vivace comunità multietnica.
«In attesa di Expo 2015 – prosegue la Miedico – rileggeremo la storia del territorio che ospiterà genti da tutto il mondo, persone che vogliamo contribuire ad accogliere al meglio e che vorremmo poter condurre di città in città come accadeva in antico».
Più che il futuro, per Angera l’esposizione universale del 2015, sarà un ritorno al suo passato glorioso di crocevia di scambi commerciali e culturali tra popoli diversi provenienti da Paesi lontani.
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