Cambiamento di prospettiva, la chiave sta tutta lì. Roberto Bonazzi non ha nascosto il suo malcontento in casa Pro Patria nemmeno dopo la trasferta di Ciserano: «Così non si va da nessuna parte» aveva detto, aggiungendo che chi gioca, oggi, deve guadagnarsi il posto. C’era un campionato fino a 10 giorni fa, quello della promozione diretta in Lega Pro, ce n’è un altro oggi, quello della corsa ai playoff: eppure il tecnico dei biancoblù non manca di nascondere il suo malcontento.
Forse il gruppo ha perso la motivazione? Forse il tecnico è davvero insoddisfatto per quanto visto? Probabile che la risposta stia nel mezzo, con una rosa lunga e un obiettivo importante venuto a mancare (ma era davvero raggiungibile?) la gestione del gruppo diventa fondamentale, potrebbero aumentare i malumori da parte di chi sta fuori, ma era davvero difficile pensare di poter raggiungere un Monza tritatutto in grado di battere ogni tipo di record.
Bonazzi aveva richiamato a un maggiore sacrificio già contro il Caravaggio nel turno precedente, aveva richiamato all’ordine chi gioca poco nell’infrasettimanale di Lecco, sfuriato contro i titolari, o presunti tali, a Ciserano. Eppure la Pro Patria ha vinto 12 delle ultime 14 gare, sconfitta solo a Darfo Boario e a Monza, se si guardano i numeri non si può dire assolutamente nulla, ma è altrettanto vero che i valori messi a disposizione del tecnico bergamasco sono forse superiori a quelli delle altre compagini, molte delle altre quanto meno.
Siamo stati i primi a prendere le parti dell’allenatore quando il gruppo doveva conoscersi e amalgamarsi; oggi quel gruppo c’è, ma il tecnico vuole, giustamente, di più. Questione di atteggiamento più che di modulo: se arrivi sempre sulla trequarti e sbagli l’ultimo passaggio, soffrendo molto poco, non è perchè mancano le soluzioni offensive, forse è semplicemente necessario aggiungere del sale a una pietanza pronta per essere servita; sale che il tecnico dei tigrotti Bonazzi evidentemente non vede, nonostante sia a disposizione dei commensali.
La strada verso i playoff è lunga, le altre spesso rallentano, è successo alla Virtus Bergamo, che impatta sull’1-1 a Seregno, e al Ciliverghe Mazzano, che perde in casa col Caravaggio, solo domenica scorsa; resta la Pergolettese, grande con le piccole e sofferente con le grandi, e la Pro Patria, appunto.
Se si toglie il Monza schiacciasassi le cose non sono così brutte, ma forse, anzi sicuramente, ha ragione lui, Bonazzi: così non si va da nessuna parte. Ci fidiamo.