esordisce a Brescia: da domani sarà al Teatro Stabile per una produzione nuova di zecca.
«Debuttiamo con un nuovo spettacolo – spiega il regista varesino – con . Siamo al quinto spettacolo insieme. Sono contento d’esser stato chiamato a lavorare per un teatro di questo genere. Il testo, “Una bestia sulla Luna”, poi è bello ed interessante, e tocca un argomento poco conosciuto: la strage degli armeni. È un pezzo di storia di cui si parla poco, ma con uno spettacolo abbiamo la possibilità di recuperarlo e di tirare fuori cose che ci parlano dell’oggi, in un momento in cui la cronaca ci parla quotidianamente di migranti».
Al centro della vicenda c’è una coppia. «Sono entrambi migranti. Lui, Aram, lo è per sfuggire al genocidio del suo popolo. Lei, Seta, lo è perché, come spesso accadeva, lo ha sposato per procura. Siamo nel primo dopoguerra, negli anni ’20 a Milwaukee». Ne nascerà una storia d’amore difficile, in bilico tra conflitti e silenzi, tradizione e voglia di cambiamento, dolore del passato e speranze per il futuro. Chiodi porta in scena un testo commovente, vincitore di cinque premi Molière in Francia, con la magistrale interpretazione di una delle più grandi attrici del teatro italiano.
«Il direttore mi ha chiamato qualche tempo fa, proponendomi di immaginare un lavoro triennale insieme ad Elisabetta Pozzi, una attrice straordinaria» che lo scorso luglio l’abbiamo ammirata a Varese al festival “Tra Sacro e Sacro Monte”, diretto proprio da Chiodi.
Una proposta ben accetta perché «sarebbe il desiderio di ogni regista avere una continuità con un teatro stabile. E poi mi fa piacere che ci sia attenzione al mio lavoro anche in altre città».
Il testo, di , è una sfida per il varesino. «Non mi sono trovato, come di consueto, di fronte a un testo epico quale potrebbe essere Shakespeare, ma di fronte a una drammaturgia storica, a un testo che ha una sua epica “quotidiana con un respiro universale». Oltre alla Pozzi, sul palco ci saranno , e .
Il sipario si alzerà per la prima volta sulla pièce proprio nella serata di domani. «Sarà in scena per un mese ed è già quasi tutto esaurito».
Non nega la soddisfazione il varesino Andrea Chiodi che attribuisce il successo “annunciato” «ad un autore di qualità, grandi artisti e alla scelte del Teatro di Brescia che ha da tempo una programmazione meravigliosa e, cosa non da poco, produce spettacoli».
Nel corso del 2017/2018 saranno presentate al pubblico bresciano 11 nuove produzioni: in stagione e nelle rassegne da “I due gentiluomini di Verona” fino appunto a “Una bestia sulla luna”. Undici titoli per oltre 95 repliche che la colloca Brescia tra le realtà più fervide e rilevanti del panorama teatrale italiano.
«È bellissimo che una realtà come Brescia, per certi versi simile a Varese, abbia una realtà produttiva ed artistica di eccellenza e storicamente così importante. Mostra quanto una città di provincia possa avere fermento culturale e grandi proposte».
Si potrebbe replicare anche a Varese un teatro stabile pubblico? «Sì, bisogna prendere decisioni importanti, lavorare in un certo modo e mettere insieme grandi cose. Brescia include realtà di territorio e punta, al contempo, ad una qualità a livello nazionale, coinvolgendo grandi attori».
Tra poco più di un mese Chiodi parteciperà alla realizzazione corale del Presepe vivente a Varese. «In questa fase iniziale, sarò meno presente, ma poi ci sarò. Ho iniziato e dato un imprinting; ora aiuterò a coordinare e curare l’allestimento. Ormai è una realtà che cammina con le proprie gambe».