La supercazzola finisce in bottiglia

Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo, ha presentato i vini de “La Tognazza” distribuiti anche nel Varesotto

Chi non ricorda il mitico e intramontabile tormentone cinematografico della “supercazzola” proposta dal conte Mascetti, interpretato dal grande attore Ugo Tognazzi, nella trilogia del film “Amici Miei” che ha unito intere generazioni? Espressioni come “Antani”, “Tapioco” e “Come se fosse”, inventate dal popolare attore comico nativo di Cremona, ma che per anni ha vissuto nel varesotto, a Galliate Lombardo, sul lago di Varese, sono diventati dei nomi di vini, che presto verranno commercializzati anche in provincia di Varese.

A presentare le nuove etichette in un evento svoltosi all’hotel Leonardo da Vinci di Erba, in provincia di Como, è stato Gianmarco Tognazzi, figlio di Ugo, che ha dato il via a una partnership con l’agenzia di distribuzione M&M Network per mettere in commercio i nuovi prodotti anche nelle province di Sondrio, Varese, Lecco, Como e Monza Brianza.

Gianmarco Tognazzi è il patron de La Tognazza, brand lanciato proprio da Ugo nel 1969 e “69” è il nome scelto nemmeno questo a caso, per battezzare la quarta etichetta di questi vini prodotti in vigne del centro Italia; Gianmarco sta portando avanti la filosofia e lo stile di vita alternativo del padre Ugo, scomparso nel 1990, che era un grande appassionato di vino, di cucina e della campagna. Il grande attore cremonese costruì una villa a Galliate Lombardo dove visse per molti anni e dove si rifugiava quando girava dei film a Milano;

in quella stessa casa visse anche Gianmarco, negli anni della sua infanzia, facendo in tempo a frequentare persino l’asilo di Galliate Lombardo. La villa nel corso degli anni ha cambiato diversi proprietari, tra cui Riccardo Sogliano e l’ex campione brasiliano del Milan Ronaldinho. I vini della linea Amici Miei sono il Tapioco, un bianco, blend di Bellone e Chardonnay e i due rossi, il “ComeSeFosse”, realizzato con uve Merlot, Sangiovese e Montepulciano e l’”Antani”, frutto dell’unione tra Syrah e Cabernet Franc; il “69” invece è un altro vino bianco, un Igt umbro, risultato di una miscela di uve Chardonnay, Grechetto e Malvasia. «Questi vini sono la sintesi della nostra filosofia – affermano Tognazzi con il suo socio Alessandro Capria, entusiasti della collaborazione sulle province lombarde con la M&M Network – abbiamo messo la supercazzola in bottiglia e dietro ogni etichetta c’è una storia importante da raccontare, fatta di lavoro, di profumi, terroir e non solo, anche tanto gioco, aneddoti e grande divertimento». Proprio come il film “Amici Miei” magistralmente interpretato da Ugo Tognazzi nei panni del conte Raffaello Mascetti. Tre vini fuori dagli schemi proprio come il conte interpretato dal grande attore che nel 1969 iniziò la vinificazione del suo bianco e del suo rosso con le etichette de “La Tognazza Amata”; la passione sconfinata per il vino è stata ereditata da Gianmarco. «Ci piace essere originali e alternativi – proseguono Tognanni e Capria – vogliamo essere differenti in questo mondo classicheggiante del vino». A distribuire in provincia di Varese e negli altri territori lombardi i vini nati dalla “supercazzola” sarà l’agenzia di distribuzione M&M Network, che ha raccolto la sfida. «Siamo lieti di aver iniziato la collaborazione con “La Tognazza” – afferma il presidente Massimiliano Colombo – sono vini di eccellenza che stanno trovando riscontri e apprezzamenti sul nostro territorio, dalla Valtellina alla provincia di Varese».