La Svizzera proibisce il poker “Così rischio bische clandestine”

LAVENA PONTE TRESA Sarà sempre più difficile annunciare un “all in” al tavolo tra gli amici. Perché anche la Svizzera, e il Canton Ticino, si sono messi contro il poker sportivo. In particolare nella sua variante texana. Il Tribunale federale svizzero ha bandito infatti i club legali su tutto il territorio elvetico, smantellando così le grandi poker room dove ogni sera giocano decine, se non centinaia, di appassionati. La metà dei quali, secondo le statistiche, provenienti proprio dal Varesotto e dal Comasco.


Il “Texas Hold’em”, versione più spettacolare del poker tradizionale, negli ultimi tempi è diventata infatti una vera e propria mania anche dalle nostre parti: riviste specializzate, programmi televisivi, corsi per giocatori, tornei con personaggi famosi. E in Ticino, negli ultimi mesi, sono così nate le poker room, sale specializzate nel “Texas Hold’em”, che ogni sera raccolgono anche duecento giocatori per volta. E almeno un centinaio arrivano proprio da tutto il circondario dell’Insubria. Ma la pacchia per gli appassionati è finita. Complice il ricorso della federazione elvetica dei casinò contro la Commissione federale delle case da gioco, l’ente che aveva autorizzato le poker room. Da lì è nata una querelle giudiziaria prolungata.
In un primo tempo, infatti, il Tribunale Amministrativo Federale aveva, infatti, dato ragione alle “bische” legali. Perchè il poker texano, secondo i giudici amministrativi, richiede una certa abilità da parte dei giocatori. E non è azzardo. Quindi, si può giocare in locali diversi dai casinò. Ma l’ultimo grado di giudizio ha ribaltato la sentenza. Il Texas Hold’em, secondo il Tribunale federale, è un gioco in cui non prevalgono le abilità dei singoli giocatori ma l’aleatorietà dettata dal caso e dalla fortuna. Risultato: porte aperte solo nei casinò. «Decisione che è stata presa senza che ai vari circoli e club fosse consentito il diritto di replica e rappresenta, – sbottano ora pokeristi e gestori delle sale –  per tutto il poker svizzero, una serie di problematiche legate non solo ai giocatori, ma anche alle migliaia di dipendenti e collaboratori delle poker room elvetiche e degli appassionati lombardi e ticinesi». Così di colpo gli appassionati adesso si ritrovano senza una meta dove poter divertirsi senza sborsare cifre elevate. Circostanza che ha sempre rappresentato il vero e proprio motore propulsivo del poker sportivo. E ora, si chiedono gli amanti? «Il rischio – confermano in diversi forum su internet che raggruppano i vari club – è chiaro: o si giocherà online, via decisamente più pericolosa perché senza limiti, o nasceranno delle bische clandestine. E in Lombardia e nel Varesotto il quadro sarà identico».

b.melazzini

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