– Tangenziale di Varese gratis: sì, ma solo da giugno. «Ritardi imputabili all’istanza di fallimento che pende su Pedemontana» ammette il governatore lombardo .
La promessa di azzerare il controverso pedaggio della bretella tra Gazzada e Vedano, fatta lo scorso marzo, quando Regione Lombardia e Anas avevano siglato un Protocollo d’intesa per la gestione unitaria della rete stradale prioritaria ricadente nel territorio della Regione Lombardia, è destinata ad attendere ancora. Si dovrà infatti aspettare che Lombardia Mobilità, la nuova società frutto della joint venture tra Regione e Anas, presentata l’altroieri a Palazzo Lombardia, diventi pienamente operativa.
«Entro giugno», stando a quanto chiarito dal presidente Maroni. «È una giornata importante, perché diamo concretamente il via alla creazione di una nuova rete di strade lombarde gestita direttamente da Anas e dalla Regione» le parole di Maroni. «Nasce un modello nuovo, che in qualche modo anticipa anche quanto stiamo discutendo con il Governo nella trattativa sull’autonomia a proposito di gestione delle infrastrutture e delle grandi reti. “Lombardia Mobilità”, infatti, per la prima volta in una Regione, rappresenta un modello di integrazione fra chi ha il compito di programmare, progettare e decidere cosa serve (la Regione) e chi deve gestire (Anas)».
Oltre 2200 i chilometri di strade (ben più dei 1590 previsti dal Protocollo di marzo) che la nuova società gestirà, con una dotazione di 60 milioni all’anno: 30 da Regione Lombardia per la manutenzione delle strade regionali e 30 da Anas per la manutenzione. Prossimo passo concreto sarà l’adozione degli atti per la costituzione di Lombardia Mobilità Spa, entro il prossimo 15 gennaio, mentre la gestione operativa verrà avviata entro il 30 giugno 2018.
Così, per transitare sulla Tangenziale di Varese (e su quella di Como) senza pagare il pedaggio, occorrerà aspettare che Lombardia Mobilità sia pienamente attiva.
«Avevamo previsto partisse da gennaio, ma ha subito un ritardo non imputabile a noi, ma solo al processo penale in corso nei confronti della società Pedemontana – spiega Roberto Maroni – il percorso iniziato il 10 di marzo, si è dovuto interrompere perché il 28 di giugno è stata presentata la richiesta di fallimento da parte della Procura della Repubblica nei confronti della società Pedemontana. Ciò, ci ha obbligati ad uno stop, a interrompere le procedure complesse per arrivare alla definizione,
ai trasferimenti, alle autorizzazioni a tutte le pratiche da svolgere alle conferenza Stato-Regioni, al Mit, per definire anche sotto l’aspetto patrimoniale, la nuova rete della società. Questo perché l’accordo comprende anche due tratte, le tangenziali di Como e Varese, che sono di proprietà di Pedemontana e passeranno in gestione ad Anas. Ciò, ci ha indotto per prudenza ad aspettare. Oggi possiamo dire con ragionevole certezza, che la richiesta di fallimento sarà respinta. Quindi possiamo riprendere tutte le operazioni che abbiamo dovuto interrompere dall’inizio di luglio». Ma, assicura Maroni, verranno «mantenuti tutti gli impegni scritti negli accordi. La rete entro giugno verrà gestita dalla nuova società, comprese le due tangenziali di Varese e Como».