Aumento della Tari, la tariffa dei rifiuti, a Cocquio Trevisago; i cittadini si lamentano e il sindaco invia una lettera alle famiglie per fare chiarezza.
«Nel 2016 avevo pagato 249 euro di rifiuti mentre nel 2017 ne ho pagati 293 – racconta una cocquiese su Facebook – un aumento del 17.67 per cento; sono molto sensibile al tema della raccolta differenziata, ma mi chiedo perché differenziare anziché portare a un risparmio economico per l’utente fa lievitare il costo così tanto».
Anche altri cittadini hanno denunciato aumenti sensibili della tariffa rispetto allo scorso anno. «Siamo solamente due in famiglia ma c’è stato un aumento del 15 per cento che mi sembra francamente un po’ troppo» si lamenta un’altra signora. I rincari segnalati variano tra il 15 e il 20 per cento rispetto al 2016; in Comune sono giunte richieste di chiarimenti.
A rispondere, via lettera, ai cocquiesi, è il primo cittadino. «Mi sembra doveroso fare un po’ di chiarezza per evitare cattiva informazione con conseguenti tentativi di strumentalizzazioni politiche che poco aiutano il benessere della nostra comunità» premette il sindaco che ricostruisce come avviene la gestione dei rifiuti a Cocquio.
Il Comune fa parte della Convenzione di Sesto Calende alla quale aderiscono 32 Comuni della zona; la tariffa Tari è relativa alla copertura dei costi sostenuta dal Comune per il servizio ed è composta da una quota variabile legata al numero di occupanti di un immobile e da una quota fissa legata ai metri quadrati dell’immobile stesso.
«La previsione dei costi del servizio per il 2017 prevede un incremento pari a poco più di 34 mila euro determinati dal nuovo appalto» prosegue Centrella, che spiega i criteri della scelta su come reperire questi 34 mila euro da parte dell’amministrazione comunale.
«Abbiamo deliberato la redistribuzione della quota agevolando le famiglie numerose e con appartamenti medio piccoli – spiega il sindaco – vi è quindi stato un logico incremento nelle famiglie con immobili di grande metratura; la nostra scelta è stata anche quella di non penalizzare ulteriormente le attività commerciali e le imprese, già in passato notevolmente gravate nella ripartizione delle spese della tassa rifiuti. Nella lettera scritta dal primo cittadino sono allegate anche tabelle esemplificative».
Le famiglie che possiedono immobili tra i 50 e i 100 metri quadrati hanno avuto incrementi della tariffa più modesti rispetto ad immobili più grandi. «In alcuni casi si sono verificate anche diminuzioni che privilegiano le famiglie numerose in un’ottica di solidarietà sociale» conclude Centrella.