– «Posso pagare con assegno?». E la truffa è servita. La vittima è il titolare di una tabaccheria di Castiglione Olona. A lui si è rivolta quella che è poi emerso essere una truffatrice seriale, che avrebbe colpito anche in Emilia Romagna.
La donna, 57 anni, gallaratese, ha chiesto al tabaccaio di poter pagare il bollo auto e la bolletta della corrente saldando l’importo dovuto, circa 600 euro, con un assegno da mille euro. L’uomo ha incassato il titolo e ha dato 400 euro in contanti come resto alla gallaratese che ha salutato e se ne è andata. Quando il malcapitato tabaccaio ha mandato l’assegno all’incasso ha avuto un’amara sorpresa: l’assegno è stato respinto prima per firma illeggibile e non corrispondente al correntista, poi perché il conto risultava essere stato estinto tempo prima.
Da quella truffa è partita la capillare indagine dei carabinieri coordinata dal pubblico ministero . I militari hanno identificato la donna alla quale è nei giorni scorsi stato recapitato l’avviso di conclusione delle indagini.
L’inchiesta, però, ha fatto emergere altri episodi in carico alla donna. In un caso la donna avrebbe agito con un complice, un trentasettenne di Busto Arsizio che alcuni anni fa era già balzato agli onori della cronaca per aver rapinato la propria banca a volto scoperto per poi fuggire perdendo per strada il cellulare della madre.
E finendo per essere bloccato poco dopo dalla polizia di Stato.
L’uomo, a sua volta indagato per truffa, avrebbe affittato per un Capodanno sulla neve, precisamente dal 31 dicembre 2015 al 2 gennaio 2016, la sua inesistente casa in montagna. I contatti telefonici con la vittima sono avvenuto attraverso il cellulare della cinquantasettenne sul cui conto sono poi stati versati i 175 euro chiesti come caparra ai malcapitati che il Capodanno alla fine l’hanno trascorso a casa.
La stessa donna è sospettata di aver colpito, sempre con il trucco dell’assegno, anche in una tabaccheria di Venegono Inferiore. Su quest’ultimo episodio, però, sono in corso accertamenti: la vittima della truffa non avrebbe infatti identificato con certezza l’autrice del raggiro.
Ora la Procura varesina si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per la presunta truffatrice seriale attualmente ristretta agli arresti domiciliari per altri reati ancora.
Infine va segnalata la presenza di altri truffatori in zona. Lo stesso tabaccaio di Castiglione, infatti, si sarebbe trovato davanti un cliente che gli chiedeva di fare una ricarica su Postepay mostrando segni di chiaro nervosismo. Il tabaccaio, insospettito, ha iniziato a fare domande al cliente senza eseguire il versamento. Quest’ultimo, vistosi scoperto, ha afferrato la carta Postepay fuggendo alla chetichella.