Oggi, alle 16.30, la Varesina farà il suo debutto stagionale al Comunale e per l’occasione affronterà un grande avversario: il Lecco.
Una sfida che profuma già di campionato, visto che ci sono le possibilità di vedere le due squadre impegnate nello stesso girone, e che regala molti spunti, uno dei quali anche romantico. Innanzitutto c’è curiosità intorno alla squadra di mister Spilli, che finora ha giocato una sola amichevole, quella durante il ritiro di Carpineti; test importante come la partita odierna, considerando che l’avversaria è stata la Lucchese, nel quale le fenici non hanno demeritato pur venendo sconfitte per 2 a 0.
Le indicazioni che il match contro la formazione toscana ha consegnato al tecnico rossoblù fanno ben sperare per il proseguo di una stagione nella quale la Varesina non vuole recitare come comparsa. Una volontà che viaggia parallelamente alla consapevolezza del proprio obbiettivo, ancora – e giustamente – identificato con la salvezza, ma che vuole lasciare dello spazio per quell’ambizione mai nascosta nel volere arrivare; dove, però, lo dirà solamente il campo. Per il momento basta riportare che il clima al centro sportivo di Venegono è quello giusto, permeato dal sudore, dal lavoro ma anche da una piacevole serenità; risate, battute e sorrisi si alternano alla concentrazione che Marco Spilli richiede in ogni seduta di allenamento, perché quest’anno i cali di attenzione non saranno più accettati dal tecnico toscano, rimasto scottato troppe volte lo scorso anno.
Poi tanto lavoro con la palla per oliare ancora di più i meccanismi nati in quel di Carpineti e per cementare un gruppo già particolarmente unito. Un gruppo che questo pomeriggio si ritroverà davanti qualcuno che conosce bene la Varesina e sa qual è il suo mondo: stiamo parlando del Toro di Civate Davide Castagna, uno dei protagonisti più amati della salvezza dello scorso anno, che dopo pochissimo tempo dal suo ritorno a Lecco, casa sua,
passerà per una visita ad una vecchia amica. Venendo al campo mister Spilli proverà diverse soluzioni, sia in termini di uomini che di moduli, ma la formazione d’avvio sarà interessante perché potrebbe consegnare uno o più spunti sui giocatori che potrebbe far parte del prossimo undici titolare; unico assente sicuro Abdoul Bandaogo, ancora in via di guarigione dopo la rottura del tendine d’Achille. Per il resto tutti abili e arruolabili, pronti a far vedere di cosa sono capaci.