– Si è presentato nella notte in caserma a Tradate il dominicano di 26 anni residente nell’abitazione di via Giosuè Carducci contro la quale sabato pomeriggio erano stati esplosi quasi una ventina di colpi di kalashnikov. L’uomo si è presentato in caserma e ha raccontato la propria versione dei fatti, ma rispetto al racconto fornito c’è grande riserbo: per il momento, vista la delicatezza della situazione, gli investigatori stanno mantenendo il massimo riserbo sui fatti.
Dal racconto fornito dal caraibico potrebbero venire a galla elementi molto utili per la ricostruzione di una vicenda ancora tutta da chiarire, oltre che estremamente misteriosa. Potrebbe essersi trattato di un regolamento di conti: il giovane dominicano, sarebbe già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati alla droga. L’ipotesi più probabile è che si tratti proprio di questioni legate al mondo della droga, anche se questo aspetto non sarebbe venuto a galla con chiarezza dai primi riscontri che i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Varese hanno effettuato. Si sta ancora lavorando sulla dinamica della sparatoria. Pare che l’aggressore, almeno secondo la prima ricostruzione, abbia esploso numerosi colpi d’arma da fuoco. Sul luogo degli spari sarebbero stati ritrovati anche un paio di bossoli di pistola, per i quali si sta cercando di capirne la provenienza. A quel punto l’aggressore, dopo aver capito che non c’era più tempo di sparare visto che alcuni testimoni stavano già allertando le forze dell’ordine, se l’è filata e avrebbe scavalcato un cancello. Cadendo sull’asfalto, dopo il salto, sarebbero partiti accidentalmente dall’arma alcuni proiettili che per fortuna si sono conficcati a terra. Si parla di almeno 5 bossoli ritrovati durante l’attività scientifica condotta dai carabinieri. Gli altri colpi, invece, circa una dozzina sarebbero stati esplosi contro la porta blindata dell’alloggio. La vittima degli spari si è poi allontanata rapidamente dall’abitazione temendo forse che la rappresaglia non si fosse ancora esaurita. Sul posto si sono subito appostate diverse pattuglie dei carabinieri che hanno stretto d’assedio l’area in cerca degli aggressori e della vittima, entrambi in fuga. L’aggressore sarebbe stato notato mentre saliva a bordo di una macchina per poi sgommare velocemente abbandonando via Giosuè Carducci. Dopo il racconto del 26enne dominicano, la caccia dei militari prosegue: l’obiettivo è rintracciare l’aggressore. Su Facebook le reazioni dei cittadini tradatesi sono state di grande preoccupazione: «Ma se qualcuno fosse passato in quel momento – dice un utente del Social – cosa sarebbe successo?». «Davvero un fatto gravissimo – ripetono in tanti – c’è di che preoccuparsi».