Gianfranco Ponti: sì alla Pallacanestro Varese e alla gestione economica del vecchio/nuovo amore rappresentato dal settore giovanile, la cui valorizzazione è intesa come mezzo indispensabile per scrivere un futuro più ambizioso; no (almeno per il momento) all’entrata nel capitale della stessa, per la sussistenza di residui problemi contabili e finanziari configurabili come eredità di un passato che non lo coinvolge e nel quale non vuole essere coinvolto.
È sostanzialmente dolce il bilancio dell’incontro avvenuto martedì mattina tra l’imprenditore angerese e il presidente di Varese nel Cuore Alberto Castelli, l’ennesimo di una trattativa che sta ormai per volgere alla conclusione. C’è anche una data per il “closing”: il 4 luglio. Più che altro un limite, entro il quale i contraenti cercheranno di definire l’intero affare.
Esiste parimenti un “però”, che configura una situazione diversa rispetto a quella che sembrava delinearsi fino a 10 giorni fa: Ponti non entrerà in possesso di quote societarie. A tale esito si arriverà, eventualmente, solo a fine anno e in un contesto economico diverso. La bozza iniziale dell’accordo prevedeva per l’imprenditore l’acquisto del 20% delle azioni biancorosse a una cifra intorno ai 250 mila euro, acquisto al quale sarebbe stato propedeutico un aumento di capitale. Sul punto non ci si è trovati (chi avrebbe dovuto sottoscrivere l’incremento: solo Ponti o anche il Consorzio?) e, anche in virtù della precisa richiesta di garanzie da parte del candidato socio, si è evidentemente preferito “stralciare” la specifica questione e arrivare a un matrimonio più rapido ma meno completo.
Il traguardo è vicino. I prossimi giorni saranno decisivi per la configurazione del ruolo del futuro consigliere in seno al cda di piazza Monte Grappa: che poteri avrà la delega al settore giovanile? Come si manifesterà all’esterno? L’intenzione di Ponti, a lungo termine, sarebbe quella di occuparsi in prima persona della gestione del vivaio, ma gli impegni attuali difficilmente glielo permetteranno nel breve: da qui la “notizia” dello scontato coinvolgimento delle due figure più rilevanti che lo stanno accompagnando nell’avventura Ignis, Dodo Rusconi e Fabio Colombo.
Un altro punto dell’accordo in fieri prevede di non “toccare” gli allenatori del settore giovanile, almeno nella prossima stagione.