SESTO CALENDE Il Comune bagna ben bene il campo di calcio, poi si piega all’ordinanza del sindaco Marco Colombo che lancia l’allarme siccità.
«Siamo noi i primi a dover dare il buon esempio, dunque pazienza se abbiamo appena seminato l’erba» dice lo stesso primo cittadino.
Fino a nuove disposizioni, su tutto il territorio comunale, resta infatti in vigore l’obbligo di utilizzo dell’acqua potabile dalle 24 alle 6 (escluso l’uso alimentare) e il divieto di riempire piscine,
irrigare i campi o lavarsi l’auto nel giardino di casa senza badare a spese. Gli agenti della polizia locale sono allertati. Nessuna sanzione, è stata comminata finora. «La nostra intenzione non è quella di reprimere, ma di essere di supporto ai cittadini e dunque, prima di tutto, informarli dell’ordinanza», spiega il sindaco.
Non ci saranno insomma multe a oltranza, piuttosto la volontà di educare a buone pratiche, utili a tutti. Dopotutto, da tre anni a questa parte, da quando Colombo è stato eletto sindaco, non era mai stato necessario ricorrere al razionamento dell’utilizzo dell’acqua. Stavolta però, la difficoltà di approvvigionamento idrico c’è.
«La difficoltà è nelle zone collinari, in via Motte e nel quartiere Cocquo dove si svuotano i pozzi e fatichiamo a far arrivare l’acqua», ricorda il primo cittadino. «Un po’ è dettato dalla siccità, un po’ è dipeso da un nostro problema tecnico che siamo riusciti a risolvere ieri (l’altro ieri, ndr), ma l’ordinanza rimane in vigore perché fatichiamo comunque a servire l’intero paese».
Si porti dunque pazienza, per il bene di chi abita in collina e potrebbe cominciare a veder scendere sempre meno acqua dai rubinetti di casa. I vigili saranno di controllo ma non puniranno subito i cittadini che dovessero essere trovati a violare le norme appena dettate. «Molte persone escono il fine settimana e non abitano a Sesto e anche gli stessi cittadini potrebbero non sapere dell’ordinanza», riconosce il sindaco, «dunque prima di tutto li informeremo, ma se fossero recidivi e venissero ripescati a sprecare l’acqua, saranno multati».
Ne risentiranno campi agricoli e giardini. Mentre potrebbe essere l’occasione per molti per riconsiderare l’importanza di un bene prezioso qual è l’acqua, mai da sperperare. Imparare a chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, a fare la doccia anziché il bagno nella vasca o a raccogliere l’acqua piovana per innaffiare fiori e piante, può essere molto più prezioso di quanto non si immagini.
s.bartolini
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