In una tersa giornata d’ottobre, che sarebbe stata perfetta per le riprese video, gli amici e i colleghi hanno accompagnato Silvano Besozzi nell’ultimo viaggio. Commosso addio, ieri pomeriggio a Mombello, per il giornalista e cameraman lavenese vittima di un improvviso malore la scorsa settimana. Il commiato è stato anche un momento per radunare i suoi amici di sempre e collaboratori ed esprimere una comunione d’intenti: Vares8, la web tv che Silvano ha creato, non scomparirà. Una volontà che, pur nella drammaticità del momento, è ben chiara nella mente di coloro che lo hanno affiancato nell’impresa editoriale online: quello di trasmettere la sua eredità e di continuare a portare avanti ciò che più amava.
Al suo funerale erano presenti tantissime persone. «Un segno tangibile – come ha sottolineato il parroco don – del fatto che eri presente nel vissuto della comunità lavenese». Tanti colleghi, amici, persone comuni si sono strette in un abbraccio ideale intorno a sua moglie , alle sue figlie e e alla sua anziana mamma , affranta dal dolore. «Le vie del Signore non sono sempre comprensibili – ha esordito nell’omelia don Carlo – soprattutto quando la morte sopraggiunge per una persona attiva e piena di vita come Silvano. La sua morte pesa sulle nostre menti affollate di tanti perché e sui nostri cuori segnati dal dolore vissuto con dignità e contegno cristiani».
Queste le parole del sacerdote che ha invocato per Besozzi la preghiera «affinché Dio ti accolga nella bellezza del suo regno». Quella bellezza che Silvano ha saputo contemplare ed apprezzare con la sua telecamere e che illumina anche il mistero della sua prematura scomparsa. Le melodie dell’antico organo e i canti hanno accompagnato la funzione. Poi la lunga processione al camposanto, dove con commozione in tanti hanno assistito alla sepoltura. Ma appena usciti dal cimitero i suoi amici erano lì,
per parlare di lui. Per dichiarare l’intento di accettare la sua preziosa eredità: quella di continuare con la sua web tv e di occuparci del suo fornitissimo archivio, dove Besozzi ha immortalato in video e immagini oltre trent’anni di cronaca locale. Come dimenticare le sue “chicche” giornalistiche, come le immagini della principessa Diana sul lago Maggiore? Le tante interviste a personaggi famosi? Un patrimonio culturale e testimoniale che non deve andare perso. Una vera e propria eredità professionale e umana che ora gli amici e collaboratori intendono far sopravvivere e mostrare. Un’idea è già stata abbozzata: un premio per giovani videomaker alla sua memoria. «Siamo sicuri che Silvano ne sarebbe entusiasta».