L’addio di Malnate al suo poeta

«Ciao “Doc”, ti volevamo bene»

– Quello di De Carli era un volto molto popolare a Malnate: era, infatti, molto facile incontrarlo per le vie della città mentre viaggiava a bordo della sua carrozzina elettrica, oppure al bar di Rovera dove era diventato uno di casa.

Ma Giovanni De Carli era popolare soprattutto per il suo passato di presidente dell’Arca, associazione onlus di Malnate della quale ancora faceva parte. Grazie all’associazione si era distinto in paese per il suo impegno sociale.

De Carli era anche un poeta, uno che amava la poesia e il territorio.
Era invalido già da una ventina di anni, ma con il suo mezzo riusciva tranquillamente a muoversi sul territorio.

Ogni giorno si divideva tra la casa e l’orto in via Isonzo. Non era sposato e aveva quattro sorelle, Evelina, Antonietta, Giuseppina e Franca, già scomparsa da molto tempo. «Era molto socievole – racconta la sorella Evelina – era simpatico, si faceva voler bene. Non era più presidente dell’Arca ma continuava a essere molto legato all’associazione tanto che ogni giorno andava nella sede di via Gramsci a portare il giornale. Ai tempi era appassionato di calcio, era un tifoso del Torino e del Varese».

A Malnate lo conoscevano in tanti. Da qualcuno era stato ribattezzato simpaticamente Doc, per la sua vaga somiglianza a Emmett Lathrop Brown, lo scienziato un po’ folle amico del protagonista Michael J. Fox del mitico film “Ritorno al Futuro”.