Ladri sacrileghi in chiesa Furto di oggetti sacri

GEMONIO Ladri sacrileghi nella chiesetta di San Pietro a Gemonio, gioiello di fede e arte nel cuore del paese. Nella notte tra venerdì e sabato ignoti cacciatori di oggetti sacri hanno rubato un calice e una pisside (un oggetto liturgico per conservare le ostie) placcati in oro. Due oggetti molto preziosi dei quali i malviventi, senza essere notati da nessuno, si sono impossessati.

Il furto è avvenuto all’interno di una chiesa di grande pregio sia dal punto di vista artistico che culturale: San Pietro, infatti, è dal 1912 un monumento nazionale. Un autentico gioiello della provincia di Varese. I ladri, approfittando del luogo riparato della chiesa, hanno forzato il portone e sono entrati attraversando rapidamente le navate raggiungendo la sacrestia. A questo punto gli intrusi, attratti dalla possibilità di raccattare un bel bottino, si sono impossessati del calice e della pisside. In pochi minuti, dopo aver fatto incetta dei preziosi, sono scappati fuggendo molto probabilmente a piedi attraverso qualche strada secondaria della città. Considerando la vicinanza alla provinciale è probabile che i ladri si siano poi allontanati a bordo di una macchina.

Un episodio  che la lasciato l’amaro in bocca a tanti parrocchiani: ieri, infatti, la notizia si è diffusa rapidamente in paese tanto da suscitare sconcerto e indignazione. «Hanno un po’ rovinato il portone – dice il parroco don Silvio Bernasconi – e hanno portato via la pisside e il calice. Si è trattato di uno sciocco vandalismo, difficile da spiegare. La chiesa di San Pietro è molto preziosa considerando la presenza di importanti affreschi. Quello che è

successo non è un fatto di poco conto ma poteva andare anche molto peggio». All’interno della chiesa sono, infatti, conservati magnifici affreschi sistemati lungo le tre navate nelle quali la struttura è suddivisa. La chiesa è impreziosita, tra i tanti capolavori, da affreschi raffiguranti la Madonna di Loreto, Santa Chiara, San Francesco e il Cristo nel sepolcro affiancato dalla Madonna e da San Giovanni. Da segnalare anche la presenza di un affresco tardo-gotico raffigurante Santa Lucia. Il bottino sarebbe potuto essere, quindi, ancora più cospicuo.

b.melazzini

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