ROMA – Quella dell’alimentazione monoproteica per cani sembra essere diventata quasi una moda. Ma è davvero la scelta migliore per il proprio pet? Ecco quali sono le differenze rispetto alla dieta multiproteica e come ridurre i rischi di allergie sin dai primi mesi di vita.
Cibi monoproteici per il cane, a cosa servono?
Il principio di crocchette monoproteiche è solo uno: utilizzare un’unica fonte proteica di origine animale per alimentare il proprio cane. In origine questa scelta era indicata nelle cosiddette “diete a eliminazione” della durata di circa due mesi, per identificare la causa di eventuali allergie del proprio amico a quattro zampe. La possibile contaminazione durante la produzione, però, non ha mai reso certo al 100% l’esito di simili prove. Tra l’altro, oltre alla proteina animale, all’interno di ogni alimento secco o umido esistono altri ingredienti che potrebbero ugualmente essere il motivo delle reazioni allergiche di fido.
“Proprio per la mancanza di varietà all’interno degli ingredienti e per l’esposizione continua a un’unica fonte di proteine, l’impiego delle crocchette monoproteiche può causare a lungo andare carenze alimentari e allergie”, spiega Giovanni Galante di Adragna PetFood, che ha scritto le nuove ricette dei prodotti Naxos. Questo significa che non vadano utilizzate? “No, a patto che lo si faccia sotto stretto controllo veterinario e per un breve intervallo di tempo e che si scelga un cibo monoproteico con una fonte di grassi concorde alla proteina scelta”, continua Galante.
Crocchette multiproteiche per cani: vantaggi e consigli utili
Le crocchette multiproteina sfruttano diverse fonti proteiche di origine animale, assicurando al cane un’alimentazione più ricca e bilanciata, una minore incidenza di allergie, una maggiore varietà di stimoli olfattivi e gustativi, l’accesso a proteine non convenzionali e ad aminoacidi, vitamine e minerali direttamente biodisponibili. È il caso per esempio della taurina, naturalmente presente nel pollo ed essenziale per la salute cardiovascolare.
“Quando si scelgono i croccantini per fido, occorre però fare attenzione che le proteine: siano il primo ingrediente in etichetta; siano commisurate al fabbisogno dell’animale (30% per i cuccioli e 26-28% per gli adulti); derivino da tagli normalmente impiegati per l’alimentazione umana e non dalle ossa”, precisa l’esperto.
Per quali fonti proteiche optare?
I cani possono consumare ogni tipologia di carne, considerando però le peculiarità di ognuna: l’anatra contiene proteine ad alto valore biologico; il tacchino è povero di grassi ed è molto digeribile; il pollo è ricco di amminoacidi essenziali; il manzo contiene molte vitamine, ferro e zinco; il bufalo ha un’elevata concentrazione di sali minerali; l’agnello è a basso contenuto di colesterolo.
L’aggiunta di superfood alla lista degli ingredienti garantisce pure l’apporto di nutrienti a supporto del sistema immunitario, nervoso, digerente e osteo-articolare dell’amico a quattro zampe: “L’olio extra vergine d’oliva contiene vitamina E e antiossidanti; il finocchio favorisce il benessere intestinale; il carciofo protegge il fegato; gli agrumi combattono i radicali liberi e contengono vitamina C; la melagrana è una fonte di polifenoli e la zucca è fonte naturale di fibre; la yucca favorisce il benessere delle articolazioni; i semi di lino, ricchi di omega 3, aiutano il sistema nervoso e sono fondamentali soprattutto durante l’età dello sviluppo – conclude Galante – ed è proprio sulla base di questi principi che abbiamo appena lanciato la nuova linea Naxos Wellness per cuccioli e cani adulti, interamente made in Sicily”.
Per scongiurare disturbi della digestione buona parte degli esperti degli esperti di nutrizione suggerisce di variare le fonti proteiche e quindi di alternare i “gusti” delle crocchette multiproteiche.