L’alta gioielleria è di casa a Cassano

L’alta gioielleria? Alla Zanoli di Cassano è un vizio di famiglia. Fabio Zanoli ha iniziato la propria attività come gioielliere nel 1987: «Avevo 22 anni – spiega – Ma questa passione la coltivo da quando ero bambino. Da quando, scuola permettendo, scappavo nel laboratorio di mio padre. Stupendomi dell’abilita di questi artigiani capaci di creare dal nulla gioielli straordinari». Dal padre Zanoli ha ereditato anche un’altra grande intuizione: «Permettere ai giovani di imparare. Trasmettere quest’arte ad altri affinchè questo straordinario mestiere non vada perduto –

racconta il gioielliere – Mio padre mi ha anche insegnato ad imparare. A non perdere mai quell’umiltà che ci permette di scoprire qualcosa di nuovo anche nel lavoro dei meno esperti». Alla tradizione Zanoli ha affiancato l’innovazione. «Il solo modo per crescere – spiega – La mia azienda si è modificata nell’arco degli anni. Se da una parte mantiene la sua natura artigianale, oggi lavoriamo con le nuove tecnologie, cercando di essere sempre al passo con i tempi. Usiamo i software di modellazione solida per disegnare gioielli». Software che permettono una precisione e assoluta. I primi modelli vengono poi realizzati con stampanti 3D. «La nostra produzione va dal pezzo singolo, alle piccole produzioni in serie. Per quel che riguarda il secondo caso, utilizziamo una tecnica che è ampiamente diffusa nel nostro settore, la microfusione a cera persa – spiega Zanoli – Qui parliamo di microfusione perché tutto è ridotto ai minimi termini. Negli ultimi anni la tecnologia ci ha fornito dei materiali e delle tecnologie sempre più sofisticati, ad esempio gli iniettori di cera computerizzati. Strumenti che permettono di realizzare prodotti con una precisione assoluta». Grazie a questa visione nuova della tradizione a Zanoli si rivolgono un centinaio tra le migliori gioiellerie d’Italia sparse tra le province di Varese, Milano e Como. L’innovazione, però, non riguarda esclusivamente l’utilizzo della tecnologia, ma anche una moderna visione dei mercati. E così a Cassano, in tempo di crisi, Zanoli ha lanciato l’oro a nove carati. «Quando un mercato a normale regime predilige i 18 carati – conclude l’artigiano – Molti erano dubbiosi. La scelta si è rivelata vincente. E i nostri gioielli hanno avuto straordinario successo». Successo: qual è la ricetta Zanoli? «Professionalità, precisione, creatività, alta standard qualitativi e innovazione. Sempre».

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