L’ambulanza ora monta in sella Sulla ciclabile soccorritori in bici

AZZATE Ciclisti soccorritori da domani in pista per dare una mano ai frequentatori della ciclabile del lago. Scatterà, infatti, in questo weekend il progetto sperimentale denominato Bike Life Support nato dalla collaborazione tra il Sos della Valbossa e il 118 di Varese. Un progetto che, seppur in una fase di sperimentazione, potrebbe proseguire ben oltre il periodo estivo. Da domani, per tutti i prossimi fine settimana, la pista ciclabile che corre attorno al lago di Varese all’altezza

della zona di Azzate verrà monitorata da soccorritori in bicicletta, una sorta di ambulanza su due ruote pronta a intervenire il più rapidamente possibile nel caso in cui ciclisti, pedoni o podisti del percorso protetto dovessero accusare problemi di natura fisica. Un servizio prezioso al quale il Sos della Valbossa, anche grazie al contributo di alcuni sponsor che hanno abbracciato il progetto, sta già lavorando da tempo. «L’obiettivo – spiega Davide Aviano, uno dei promotori – è quello di rendere l’intervento il più tempestivo possibile. Grazie alla collaborazione con il 118 questo progetto potrà risultare molto importante per l’utenza della pista».
Una pista, quella intorno al lago di Varese, sempre più presa d’assalto e apprezzata dai turisti, dai visitatori del weekend e non solo. Nella stagione estiva il numero di presenze registrate lungo il percorso si impenna. Nello stesso tempo aumentano anche le occasioni di intervento, anche sanitario, tanto che il Sos della Valbossa ha ritenuto necessario concentrare proprio lungo il percorso molte delle proprie energie. Sono circa una quindicina di volontari che hanno già dato la propria disponibilità a perlustrare la pista ciclopedonale in cerca di persone da soccorrere e aiutare. «Si tratta – spiega Aviano – di soccorritori accreditati, non ci sono soccorritori improvvisati. Tutti sanno come comportarsi. Si partirà nei weekend ma poi l’intenzione è quella di coinvolgere anche altre associazioni in modo da arrivare a coprire tutta la pista ciclopedonale. E’ un sogno che cercheremo di realizzare con il tempo». Di concreto c’è anche la possibilità che molto presto le quattro biciclette in dotazione, già attrezzate per il servizio di primo soccorso, verranno equipaggiate anche con il defibrillatore. In modo da essere pronti per curare non solo chi magari cade o si prende un’insolazione, ma anche chi accusa un malore ben più pesante.
Gli “angeli della pista” sono pronti a intervenire in sella alle loro bici color argento: due si muoveranno in direzione di Cazzago, le altre due nella direzione opposta, verso la Schiranna.

b.melazzini

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