L’amico piange Michele «Era pieno di sogni»

AZZATE Generoso, disponibile e con un sogno. Quello di farsi una famiglia con la sua fidanzata Sofia, con la quale conviveva da qualche mese. Ma i sogni di Michele Perruolo – il motociclista morto ieri a Vergiate in un incidente stradale – le sue aspirazioni, i suoi progetti si sono infranti ieri poco dopo mezzogiorno sulla stessa strada lungo la quale pochi giorni prima si erano spente le speranze di un’altra vita giovanissima, la ventenne di Mercallo Raffaella Panza.

Perruolo amava la moto, amava la vita, la sua famiglia. Era una persona perbene, un lavoratore serio che da circa un anno lavorava in Svizzera nei cantieri. «Spesso si dice di una persone morta che era una brava persona – racconta l’amico con cui si trovava al momento dell’incidente, Manuel La Fauci – di Michele non serve dirlo perché tanto lo sanno tutti. Era una persona straordinaria, per me era come un fratello. Non stava andando veloce». Poi il botto, i soccorsi e la morte. In un colpo il futuro che il ragazzo sognava si è spento: «Avrebbe voluto sposarsi – racconta l’amico – avere una famiglia, dei figli. Ripeteva che l’anno prossimo avrebbe cambiato anche moto, ne avrebbe presa una più tranquilla». 

b.melazzini

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