– Essere più forti e non dare peso alle cattiverie e tante volte anche ai veri e propri insulti rivolti, soprattutto sui social network, a e , le due giovani cooperanti rapite in Siria lo scorso 31 luglio e delle quali è stato diffuso un video la notte di Capodanno. A rivolgere questo appello attraverso Facebook, proprio lo stesso strumento preferito non solo dai politici, ma anche da tanta gente comune, per disprezzare e a volte insultare Greta e Vanessa, è
, la mamma della cooperante di Gavirate.
«Vorrei farvi capire che i commenti cattivi sulle ragazze non mi interessano – scrive la signora Antonella – non sono mai andata a vederli; mi è capitato solo sporadicamente. Quando mi sono resa conto chi li scriveva non gli ho mai dato peso».
Anche in questa circostanza la mamma di Greta, dimostrando grande dignità e coraggio, si dimostra superiore a chi, utilizzando i social network, non ha remore nell’attaccare e scrivere cattiverie sulle due giovani prigioniere in Siria da ormai più
di cinque mesi. Anche dopo il rapimento avvenuto la scorsa estate, il web si era scatenato nel commentare con grande cattiveria la vicenda di Greta e Vanessa; non solo politici, ma anche commentatori, giornalisti e tanta gente comune. Dopo la pubblicazione del video in cui le due prigioniere, dicendo di essere in pericolo di vita, chiedono al Governo italiano ed ai suoi mediatori di riportarle a casa, sui social network ha ripreso vigore la polemica. Una pagina Facebook è stata oscurata, ma altre sono ancora attive, così come i commenti degli utenti nei vari siti che si occupano della vicenda; per fortuna, ci sono anche tante persone che sostengono con forza Greta, Vanessa e le loro famiglie.
«Invece di continuare a dare fiato scrivendo pubblicamente che esistono – prosegue la signora Antonella – parliamo anche delle persone che scrivono cose belle e delle persone che amano le ragazze». Per i famigliari delle due giovani è di grande sollievo sentire la vicinanza delle altre persone; appoggio che non è venuto mai meno a Gavirate grazie al sindaco, al parroco, alle associazioni e a tutti i gaviratesi.
«Parlando delle persone che scrivono cose belle manderemo un abbraccio caloroso alle ragazze e loro lo sentiranno» sottolinea la mamma di Greta che a tutti continua a chiedere riserbo sulla vicenda. «Un’altra cosa che vi chiedo e vi prego umilmente è il silenzio; grazie, vi voglio tanto bene» conclude il messaggio la signora Ramelli. Ancora nessuna novità sul fronte dell’eventuale trattativa aperta con i rapitori; le autorità continuano a chiedere il massimo riserbo, sottolineando ancora una volta l’estrema delicatezza dell’attuale fase.