ARCISATE Un cantiere moderno e tecnologicamente avanzato per una linea del futuro. Quell’Arcisate-Stabio che sarà pronta entro la fine del 2013, come previsto e come concordato con il Canton Ticino. E che una volta operativa, all’inizio del 2014, permetterà l’attivazione di un servizio ferroviario, solo per passeggeri, tra Varese e il Canton Ticino e tra Varese e Como (via Mendrisio; una linea che consentirà di portare i treni a lunga percorrenza da Bellinzona e Lugano a Varese anche verso l’aeroporto
di Malpensa. Collegamento, questo, al quale saranno destinati 16 treni aeroportuali. Con benefici per tutta l’area. Perché l’Arcisate-Stabio, metterà in comunicazione un territorio a cavallo della frontiera italo-svizzera in cui vivono 600mila abitanti e che ha un potenziale giornaliero stimato di 6.600 viaggiatori, un terzo dei quali pendolari. Ovvio, quindi, che gli occhi della Valceresio, e non solo, siano puntati su questa grande opera. Un’opera al centro anche delle attenzioni di una folta delegazione di giornalisti provenienti dalla Svizzera e specializzati nel settore dei trasporti. Cronisti che hanno potuto seguire da vicino l’operatività dei vari cantieri: a Cantello, ad Arcisate e lungo la valle della Bevera.
«Sono in azione macchine sofisticate – hanno sottolineato i tecnici della Salini che cura l’opera, di Italfer e Rfi – pensate per ridurre al minimo le ripercussioni sulle aree di lavoro». Come le perforatrici a cavatappi, fondamentali per la creazione delle trincee, otto metri sotto il piano stradale, in cui correranno i treni nei centri delle cittadine di Arcisate e Induno Olona, e in grado di contenere rumori e vibrazione. E gli apparecchi che iniettano cemento a pressioni elevatissime per preparare il terreno sopra la galleria della Bevera, evitando così ingenti movimentazioni di terra.
«Stiamo lavorando sul serio – ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo – vogliamo rispettare la scadenza dei lavori». Perché tutto è in movimento: da Cantello, dove è operativo il campo base nel quale attualmente lavorano 130 operai (che presto aumenteranno a 180), e dove è in corso lo sbancamento della terra per la realizzazione della galleria della Bevera, fino ad Arcisate. Opere seguite passo dopo passo dai sindaci dei territori interessati. Come quelli di Besano, Salvatore Merlino, e Induno Olona, Maria Angela Bianchi che ieri hanno visionato ancora una volta l’avanzamento dei cantieri.
«Per questa linea – ha concluso l’assessore – verrà fatto un investimento di oltre 300 milioni di euro, 223 dei quali per la parte italiana e 87 per quella svizzera. Investimento che consentirà di collegare Varese con Lugano in 34 minuti e con Como in 39».
Alessio Pagani
e.romano
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