OLGIATE OLONA È caccia al pirata della strada che ieri notte ha travolto e ucciso Giuseppe Loris Ongaro, 53 anni, commerciante, residente a Solbiate Olona. L’incidente è avvenuto nel cuore della notte in via Roma a Olgiate Olona, strada che collega il territorio olgiatese a quello di Castellanza. A scoprire il corpo agonizzante di Ongaro riverso sull’asfalto è stato un automobilista di passaggio; il ritrovamento risale alle 3.15, l’orario esatto in cui è avvenuto l’incidente, invece, al momento non può essere accertato.
L’automobilista si è fermato a fronte di quel corpo buttato sulla carreggiata privo di sensi e ha chiamato il 118 e i carabinieri del nucleo operativo di Busto Arsizio arrivati in un lampo. Per Ongaro, però, era troppo tardi: gravissime le ferite e le lesioni interne riportate nell’impatto con il mezzo che l’ha travolto. A nulla è valsa la corsa all’ospedale di Busto Arsizio, dove i medici hanno tentato il tutto per tutto per strappare Ongaro alla morte.
L’uomo, purtroppo, è spirato poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.
I
ntanto sul caso è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e omissione di soccorso. Resterà infatti sempre il dubbio che se tempestivamente soccorso (e non abbandonato sanguinante al gelo) l’uomo avrebbe anche potuto salvarsi. Durante l’investimento la bici è stata scagliata all’interno del giardino di una villetta vicina al luogo dell’incidente. Con il buio era quasi impossibile vederla; oppure il pirata potrebbe averla buttata lì in un folle tentativo di nascondere l’accaduto.
In ogni caso data l’ora del fatto non ci sarebbero testimoni; gli stessi residenti nella zona si sarebbero accorti dell’accaduto solo udendo le sirene delle ambulanze arrivate in via Roma. Nell’impatto, però, il mezzo guidato dal pirata è rimasto leggermente danneggiato. A terra sarebbero rimasti alcuni rottami, preziosissimi per risalire all’investitore. Investitori cui gli investigatori hanno rivolto un appello: “Costituisciti”. Altrimenti, se individuato, la sua posizione potrebbe peggiorare.
b.melazzini
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