SESTO CALENDE Sul caso Lascor interviene la Cgil. Pubblichiamo una lettera della Fiom, dal titolo “Facciamo il punto?
Alla Lascor, la maggioranza dei lavoratori ha espresso un giudizio negativo sull’ipotesi di accordo formulata tra l’azienda, le Rsu e Fim e Fiom. Prendiamone atto.
Il tema centrale in discussione con l’azienda è l’aumento di produzione, il maggior sfruttamento dei nuovi impianti, in parte già installati, attivando l’adozione dell’orario a ciclo continuo per una parte di lavoratori. Va detto che l’azienda da tempo beneficia di una buona dose di lavoro straordinario che si aggiunge ai tre turni giornalieri (primo, secondo e notte) dal lunedì al venerdì. Sottolineiamo che sabati e domeniche sono coperti già oggi con il lavoro straordinario e volontario.
La Fiom Cgil di Varese fin dall’inizio della trattativa si è opposta al proposito aziendale di rendere esigibili, ordinarie e obbligatorie, quelle ore che i lavoratori prestano in forma straordinaria e volontaria: un vero risparmio sul costo del lavoro e un aumento delle turnistiche. A questo abbiamo risposto anche con richieste di stabilizzazioni dei contratti (circa duecento tra somministrazione e contratti a tempo determinato), riduzione dell’orario di lavoro e aumenti economici per i turnisti; una nuova turnazione sperimentale e verifiche costanti da parte delle RSU. Ad ogni incontro seguiva un’assemblea con i lavoratori e, fin dall’inizio, abbiamo segnalato con preoccupazione la forte rigidità dell’azienda, che oltre a respingere le nostre richieste, non mancava di sottolineare possibili altre soluzioni industriali.
Quell’ ipotesi va migliorata
Nel testo dell’ipotesi di accordo, bocciata dai lavoratori, ci sono punti che meritano una ridiscussione e un miglioramento. Dopo il no dei lavoratori, è intenzione della Fiom Cgil di Varese procedere con le Rsu e con i lavoratori per focalizzare e rivendicare quei miglioramenti indispensabili per raggiungere l’intesa. E’ il miglior modo per rispettare il voto e certo meno puerile che accusare la Fiom di aver fomentato il dissenso come fa il funzionario Fim.
Questa vicenda sottolinea alcuni aspetti di attualità e di forte rilevanza per il sindacato: da un lato l’urgenza di stabilizzazione dei precari e al contempo il mantenimento di una condizione di lavoro positiva anche quando c’è di mezzo il lavoro festivo. Dall’altro lato gli investimenti e carichi di lavoro che in una fase come quella attuale restano quasi un miraggio, la crescita dell’ occupazionale stabile, il giusto riconoscimento economico e la riduzione di orario di lavoro.
A questo occorre lavorare e a nulla servono giudizi superficiali e denigratori sui lavoratori della Lascor che da sempre rispondono positivamente alle richieste aziendali: è anche attraverso questa loro disponibilità che l’azienda raggiunge risultati più che positivi. La Fiom Cgil di Varese è impegnata a garantire i lavoratori con un accordo da loro condiviso, tutelandoli anche da possibili tentazioni unilaterali da parte dell’azienda.
Non vorremmo sia questo il suggerimento che dà il sindaco Colombo nella sua interpretazione del fatto! È giusto e necessario cogliere le opportunità, ma è cosa seria, e preciso dovere per chi ha il compito di rappresentare i lavoratori, che sono anche cittadini, fare in modo che questo avvenga con la loro consapevolezza e non con il cappello in mano! Posto che non abbiano proprio niente da imparare da come fin qui si sono espresse le istituzioni.
Lavoriamo per ricostruire quindi, respingendo le gratuite accuse di chi anziché valutare e analizzare il risultato del voto, si lascia sopraffare da isterismi incomprensibili e ingiustificati: l’ultima cosa utile in un momento come questo!
m.lualdi
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