Contro l’Entella è tornato al Franco Ossola, fedele alla sua postazione fissa a bordocampo. Non è servito a tornare al successo, ma Luca Alfano è un guerriero, è più “carrrico” che mai in vista della sfida salvezza di domani sera contro il Latina. Ha passato una settimana difficile, complice qualche problema fisico che non lo ha lasciato tranquillo. Ma non molla, ha messo la salvezza nel mirino. E come lui, tutti noi. A partire proprio da Latina.
Abbiamo concesso due gol su disattenzioni, poi si è vista una grande reazione e questo è importante. Certo che subiamo troppi gol da calcio piazzato: sono dettagli che vanno migliorati. Lo schiaffo più duro lo abbiamo preso contro il Vicenza.
No, assolutamente: il campionato è lungo. Prendiamo l’esempio del Cittadella dell’anno scorso: sembrava spacciato, poi con quattro vittorie consecutive si è salvato. La strada è tortuosa, lo sapevamo, ma ci salveremo.
Per qualcuno ci può essere un calo fisico nel corso del campionato, ma penso sia normale per qualsiasi calciatore: non si può essere al top per una stagione intera. E di Maradona ce n’è uno solo.
Ultimamente abbiamo avuto parecchia sfortuna, ma stavolta la luna sarà dalla nostra parte e si vincerà con un bel 2-1. Anche se il Latina è ultimo, è un’ottima squadra, non è assolutamente da sottovalutare.
Spero non tocchino la nostra formazione titolare, come prima cosa. Se poi dovesse arrivare qualche innesto, ben venga. La concorrenza non fa mai male, quindi in qualsiasi ruolo andrebbe bene. L’importante, ripeto, è non modificare la spina dorsale di questa squadra.
Una squadra ha sempre qualcosa da migliorare, ma il Varese non ha ruoli scoperti. La squadra a mio parere c’è, per quello che può dare la società in questo momento. Se avessimo avuto più fortuna, ora avremmo quattro o cinque punti in più.
Penso che Sforzini sia l’uomo più pericoloso, ma sono convinto che Rea e Borghese lo ingabbieranno al meglio e farà ben poco.