LAVENO MOMBELLO Terribile schianto mercoledì sera, attorno alle 22, in via Porro a Laveno dove un’auto imbizzarrita ha sfondato la terrazza del bar Bellevue che si affaccia sulla strada abbattendo un paio di pilastri in metallo e travolgendo i tavolini. Si tratta di un locale molto noto anche perché abitualmente frequentato dal ministro per le Riforme istituzionali, Umberto Bossi. Il “senatur” aveva fatto tappa al bar la sera prima del botto, curiosamente intorno allo stesso orario in cui 24 ore più
tardi è avvenuto lo schianto. Un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, se il bar mercoledì sera non avesse avuto le serrande abbassate.
«Eravamo chiusi – racconta il titolare – sono arrivato solo più tardi dopo che mi hanno avvertito di quello che era successo. Quel giorno uno dei nostri ragazzi era ammalato così abbiamo deciso di non aprire, altrimenti il bar sarebbe stato regolarmente aperto. L’aspetto più importante di tutta la vicenda è che nessuno si sia fatto del male».
Benedetta malattia, verrebbe da dire, altrimenti con il bar aperto e con i clienti seduti ai loro posti a sorseggiare un caffè o una bevanda fresca, le conseguenze sarebbero potute essere catastrofiche.
La macchina di grossa cilindrata, guidata da un 19enne della zona, ha infatti letteralmente travolto il bar mandando all’aria qualunque cosa, tavolini compresi. «Poteva essere una strage – ripete un passante – se il bar fosse stato aperto la macchina avrebbe investito i clienti fermi ai tavoli. Sarebbe stato un dramma». In effetti il clima che si respira in paese all’indomani dello schianto è di grande sollievo rispetto a quello che poteva essere e che per fortuna non è stato: «Bisogna capire bene quel che è accaduto – sottolinea il sindaco Graziella Giacon – è un incidente che avrebbe potuto avere effetti devastanti ma per fortuna non ci sono feriti».
La sera prima insieme al ministro Bossi, che sorseggiava come al solito caffè e Coca Cola, c’era anche il primo cittadino di Laveno: «Se fosse accaduto in quel momento – scherza Giacon – a questo punto dovevate trovare un nuovo sindaco». Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri della stazione di Laveno. Inizialmente era circolata in paese la voce secondo cui l’incidente fosse scaturito da una corsa clandestina. Ma gli investigatori non avrebbero trovato alcun riscontro in grado di far pensare a uno scenario di questo tipo. Molto più probabilmente il conducente, all’altezza della rotonda, per motivi tuttora in fase di accertamento, ha perso il controllo della macchina sbandando e facendo scempio del bar. «Una delle nostre ragazze – fanno sapere dalla vicina gelateria – mi ha detto di aver sentito solo un gran botto, è uscita dal negozio e ha visto la macchina fumante incastrata».
Pino Vaccaro
s.bartolini
© riproduzione riservata