VERGIATE La resa dei conti sarà questa sera, in consiglio comunale (alle 21). Il sindaco Alessandro Maffioli e il suo vice Franco De Tomasi, assessore alla Sicurezza e Polizia Locale, stavolta dovranno parlare e riferire in aula il numero di multe verbalizzate per l’autovelox messo sulla SS 629, la superstrada Vergiate-Besozzo. Dovranno ammettere se ci siano state contestazioni e ricorsi, quante siano le contravvenzioni già pagate, quante entrate siano previste in riferimento alle multe. Insomma, aprire il libro della nota spese arrivata a casa degli automobilisti che hanno spinto sull’acceleratore
oltre i 60 km/h.
L’opposizione Uniti per Vergiate ha dovuto presentare un’interpellanza per sapere come stia funzionando l’apparecchio di rilevazione della velocità piazzato nel tratto di superstrada dove il limite è di 60km/h . Nel frattempo, gli amministratori locali hanno già fatto un passo indietro con la decisione, resa nota l’altro ieri, di spostare l’autovelox nel tratto di strada dove il limite di velocità è di 90 chilometri orari, facendo tirare un sospiro di sollievo agli automobilisti. Ma solo in direzione Vergiate.
«Se vorranno ammettere di aver sbagliato, saremo molto felici», anticipa Daniele Parrino (Uniti per Vergiate). «Forse pensavano che i vergiatesi fossero più fessi, ma a quanto pare le lamentele della gente e la nostra opposizione fin dal primo momento, hanno vinto». Certo è che per Parrino e il suo gruppo, non sarà sufficiente pensare al 90 km/h in una sola direzione di marcia, continuando a lasciare l’autovelox vicino al benzinaio, a ridosso dell’incrocio semaforico per Corgeno (in direzione Besozzo) “tarato” sul 60.
De Tomasi ammette che «solo quello in direzione Vergiate sarà spostato sul tratto di strada dove è previsto il limite di 90; per l’altro si vedrà». Rimane evasivo, il vicesindaco: «Stiamo dialogando con Anas che potrebbe alzare a 70km/h il limite di velocità oppure potremmo rivedere la segnaletica piazzando magari qualche cartello in più». Incredulo Parrino: «Non si capisce il motivo di questo cambiamento e giovedì sera, dovranno spiegarlo. Se finora, fossero state disattese le regole sulla segnaletica, ci sarà da restituire i soldi delle sanzioni già incamerate». In due mesi di funzionamento, sono state contate quasi 6.000 multe. Stavolta De Tomasi fornisce un primo dato: «Al 2 settembre erano quasi 6.000». Sono occorsi due mesi dunque, non uno solo come detto provocatoriamente dal consigliere Paolo Tolu (Pdl), per arrivare a quota 6.000: «Dovranno spiegare tutto per filo e per segno in consiglio comunale».
b.melazzini
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