Lavena Ponte Tresa a secco “Una sonda video ci salverà”

LAVENA PONTE TRESA Sarà un’ispezione con tanto di sonda video a chiarire le cause dell’abbassamento della falda del pozzo di piazza Sangiorgio a Lavena Ponte Tresa.
Problema che causa una consistente diminuzione dei flussi d’acqua pompati nella rete ogni secondo: dai diciotto abituali ai sei di questo momento di crisi. Le cui ripercussioni, però, vengono ridotte al minimo, al momento, grazie alla collaborazione con l’amministrazione di Cadegliano Viconago. Con un bypass all’altezza di via Viconago, infatti,

viene immessa dalla rete del comune vicino acqua nelle condotte pontresine. Assicurando il giusto fabbisogno alla cittadinanza, cui però resta rivolto l’invito al risparmio dell’acqua.
Ieri mattina, così, si è svolto il tavolo tecnico necessario a mettere a punto il piano d’azione per risolvere la situazione. Un faccia a faccia cui hanno preso parte il sindaco Pietro Roncoroni, i tecnici comunali, quelle delle ditte coinvolte e due specialisti: il geologo Peppino Volpatti e l’ingegnere Beniamino Barenghi. «L’obiettivo primario – ha chiarito il sindaco – è rivitalizzare il pozzo di piazza Sangiorgio, posizionato a circa 40 metri di profondità. Per farlo si procederà con due passaggi. La prima fase scatterà, infatti, lunedì 21 novembre quando si procederà all’estrazione della pompa sommersa con il conseguente stop all’erogazione di acqua e possibili disagi alla popolazione». Dopodiché martedì entrerà in funzione l’attività di ispezione video del pozzo. «Passaggio fondamentale – ha evidenziato Roncoroni – affinché si possa stabilire con precisione la tipologia dell’intervento da mettere in campo e le tecnologie più opportune per raggiungere il pieno risultato. Grazie ad una serie di operazioni che potrebbero scattare già dal lunedì successivo». Operazioni che, ovviamente, causeranno problemi nell’erogazione e che per questo saranno tempestivamente annunciate. «Il nostro obiettivo dall’esplodere della crisi – ha concluso il sindaco – è quello di individuare con ogni sforzo possibile le soluzioni più utili alla risoluzione del problema. Proprio per assicurare l’erogazione di un servizio essenziale e imprescindibile a tutta la popolazione. Per questo siamo pronti a tutti gli investimenti del caso».

b.melazzini

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