LAVENO MOMBELLO Niente alberi, niente ombra, niente clienti. È il problema “estivo” di piazza Vittorio Veneto i cui commercianti, dopo il restyling progettato e avviato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, stanno vivendo un periodo di crisi legato alla totale assenza di ombra. Una condizione che tiene lontani i clienti da bar e negozi e ha raggiunto per direttissima l’assessore al Commercio di Laveno Luca Bini: «Nelle ultime settimane – ha raccontato quest’ultimo – ho ricevuto molte lamentele da parte dei commercianti di piazza Vittorio Veneto.
Con l’abbattimento di tutti i platani da parte della vecchia amministrazione infatti, le condizioni dell’area sono ora di grave disagio: mancando del tutto l’ombra la piazza si è trasformata in una sorta di “deserto”, e non solo per le temperature, ma anche per il passaggio di persone e quindi di clienti».
Nessuno infatti sembra voler parcheggiare l’auto sotto il sole cocente per ritrovarla poi in versione forno, e nei giorni di caldo più torrido risulta difficile anche solo passeggiare in piazza Vittorio Veneto, un tempo più “fresca” grazie alle chiome dei platani. Toccati sul vivo, cioè sul fatturato, i commercianti della piazza hanno dunque rivolto un appello all’assessore competente, che ha tratto le sue conclusioni e iniziato a cercare una soluzione. «Invece di pensare solo alla macina della ceramica – ha commentato infatti Luca Bini riferendosi alle recenti polemiche sul cosiddetto “burlun” rimosso dalla rotonda di via Martiri della Libertà – il centrosinistra avrebbe dovuto occuparsi, senza naturalmente voler offendere i ceramisti e il passato prestigioso di Laveno Mombello, anche del benessere delle attività commerciali, che insieme al turismo sono l’unica realtà che oggi esiste e va sviluppata sul territorio. Sarebbe così stato evitato lo scempio della più importante e frequentata piazza del paese, dove sono presenti numerosi esercizi commerciali e dove si tiene il mercato settimanale. Ora noi ci troviamo in una situazione complessa, perché non è facile trovare una soluzione a questo disagio in tempi brevi, anche se ci stiamo già lavorando».
Al posto di attendere la crescita degli aceri rossi, gli alberi per ora “neonati” in quanto a statura che hanno sostituito gli imponenti platani, l’amministrazione sta infatti pensando a un’ulteriore ripiantumazione con essenze che crescano molto più velocemente. La soluzione tuttavia è per ora al vaglio, anche perché va considerata la conformazione rocciosa del sottosuolo, e in ogni caso inattuabile nel corso della stagione estiva. Qualunque iniziativa dovrà quindi attendere come minimo i mesi invernali.
b.melazzini
© riproduzione riservata