Laveno verso le elezioni Le dodici fatiche di Ercole

LAVENO MOMBELLO In greco si chiamano “dodekathlos”. In dialetto lavenese, ma i puristi potrebbero insorgere, “dudes fatighe”. In italiano, semplicemente, le dodici fatiche. Per farla breve le dodici fatiche mitologiche di Ercole che, senza nulla togliere all’eroe, si accostano anche al sindaco di Laveno: Ercole appunto, di cognome Ielmini. Sarà lui il nome del centrosinistra che alle amministrative di marzo dovrà difendere il suo eventuale secondo mandato dall’assalto di Lega Nord e Pdl, uniti sotto il nome di Graziella Giacon.

Nei cinque anni di amministrazione il primo cittadino lavenese ha simbolicamente affrontato le sue fatiche: temi caldi su cui ancora oggi si può giocare la campagna elettorale.
1) Opere pubbliche Ielmini è stato subito attivo sul fronte opere. Numerosi gli interventi all’acquedotto, con operazioni che sono proseguite lasciando spazio a critiche per il cattivo stato delle strade. Da ricordare anche il rifacimento dell’illuminazione del lungolago.
2)Parcometri Uno dei cambiamenti più discussi della giunta è stata l’introduzione del nuovo sistema di parcheggi a pagamento del 2006: l’affidamento della gestione a una ditta esterna, la soppressione della pausa pranzo e l’aumento delle tariffe aveva suscitato un vespaio, ma l’amministrazione è sempre rimasta fedele alla scelta, motivata dalla necessità di regolamentare le soste selvagge e dall’impossibilità di controllo da parte dei vigili “sotto organico”. 
3) Telecamere Una fatica che potrebbe incontrare i favori dell’elettorato è l’introduzione del circuito di videosorveglianza, con il centro cittadino e Cerro osservate speciali e più sicuri.
4) Turismo L’acquisizione dell’area Gaggetto “oltre Boesio” e il via al cantiere per il recupero delle ex ceramiche Lago mettono in luce la volontà della giunta di potenziare il turismo. Una priorità, quella del turismo, anche per la padana Giacon.
5)Spiagge pulite Legata al turismo è la polemica che scoppia nell’estate 2009. Lega e Pdl attaccano sulla cattiva pulizia del lungolago e delle spiagge.
6)Patto di stabilità Il Comune costituisce la società patrimoniale Laveno Mombello Srl, indispensabile anche per “combattere” il famigerato patto di stabilità. Proprio i vincoli imposti dalle leggi finanziarie sono un’altra fatica di Ielmini, che ha spesso sottolineato lo «scellerato trattamento» riservato ai piccoli Comuni.
7) La centrale Polemiche a non finire invece, nel 2008, per l’ipotesi di costruzione di una centrale a biomassa, di cui si sono in seguito perse le tracce.
8) Il parcheggio Non è pronto ancora l’attesissimo parcheggio al cimitero: da tempo la minoranza protesta per i ritardi.
9) XXV Aprile Via XXV Aprile viene messa in sicurezza con un nuovo marciapiede e un semaforo all’incrocio delle scuole per garantire più sicurezza.
10) I platani Il recente restyling di piazza Vittorio Veneto è un progetto ambizioso. Qualche polemica arriva per l’abbattimento di alcuni platani, che però erano malati.
11) Il museo Di pochi giorni fa è il riconoscimento del museo di Cerro nel circuito regionale, obiettivo inseguito da anni e raggiunto con una serie di interventi del Comune per la messa a norma di Palazzo Perabò.
12) l’urna È l’ultima fatica, quelle dell’urna elettorale. Per l’Ercole mitologico fu portare vivo a Micene Cerbero,  per Ielmini sarà invece affrontare l’agguerrita campagna elettorale.
Giovanni Dacò

b.melazzini

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