Tredici nuovi iscritti all’Avis di Varese. Questo è il grande risultato ottenuto a Varese nella Giornata mondiale del donatore di sangue. Ricorrenza istituita nel 2004 che cade il 14 giugno, anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.
A Varese sono state due le location in cui Avis ha festeggiato il compleanno di Karl: piazza Podestà e il palazzetto dello sport dove era in corso la festa della pallacanestro Varese. Squadra che Aido, Admo e Avis hanno accompagnato durante la stagine sportiva con una campagna sul dono.
I nuovi iscritti di ieri – che potranno iniziare a donare il sangue dopo aver effettuato le visite mediche – si sommano a quelli che si sono fatti avanti nella festa “Pompieropoli”. Quel giorno i nuovi iscritti sono stati sono 17, per un totale di 30 potenziali donatori in una settimana. Un numero record per Varese.
La cosa più bella è che sempre più spesso sono i giovani che vogliono donare il sangue. «Si sono avvicinati anche alcuni minorenni al nostro stand, ma per donare il sangue bisogna aspettare di compiere 18 anni – spiega Serena Redemagni, segretaria di Avis, che ha passato il ruolo di presidente ad Alessandro Zanzi – A Varese come disponibilità di sangue siamo autosufficienti. Ma i nuovi donatori sono il nostro futuro. Essendo in tanti riusciamo a inviare sangue anche a Pavia, nel Lazio e in Sardegna».
A Varese ci sono tremila donatori (ottomila, provenienti anche da altri comuni, donano all’ospedale di Circolo). La maggior parte dei volontari varesini ha tra i 25 e i 36 anni. Ci sono alcuni volontari che hanno fatto anche 121 donazioni. L’attesa adesso è tutta per questo autunno, quando i tempi potrebbero essere finalmente maturi per l’apertura del nuovo centro trasfusionale all’ospedale del Circolo. Quando si arriverà a quel traguardo, Avis organizzerà sicuramente una bella festa. Ieri Avis ha anche lanciato la nuova campagna nazionale sulla donazione.
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