Lavorare a maglia per solidarietà. «Aiuteremo chi non ha un tetto»

Il 19 novembre si terrà “Knigtting solidale”, l’evento di Antonia Calabrese e delle sue Penny girls

È stato, quello di Varese in Maglia, un anno ricco di imprese e soddisfazioni: e adesso e le sue Penny girls puntano dritte al gran finale: «che sarà un evento importantissimo al quale tutto il popolo della maglia è invitato a partecipare» spiega con la consueta verve la paladina del dritto e del rovescio.

«Il 19 di novembre saremo ospiti presso la sede degli Angeli Urbani e parteciperemo alla giornata dedicata ai senzatetto di Varese e alle persone bisognose: una domenica intera, a partire dalle 10.30, per stare assieme e lavorare cappelli, sciarpe, scaldacollo e guanti da donare a chi ce li chiederà».

Arriveranno anche da lontano per sferruzzare con le penelopi bosine: «Mi hanno telefonato alcune magliaie torinesi che quel giorno si faranno una scampagnata e si aggiungeranno a noi: scenderanno dal treno e saranno subito allo Chalet Martinelli».

La fama della leader di Varese in Maglia sta sconfinando fuori Varese: del resto suor , la salesiana di Maria Ausilitrice che per anni lavorava in treno i quadrotti per le coperte dei bisognosi, dalla fine di agosto è stata trasferita a Milano per un incarico di rilievo e già che c’è sta diffondendo il verbo di Antonia in giro per l’Italia. «Ci saranno anche le suore di sant’Ambrogio, che ormai sono entrate a pieno titolo nella nostra rete, e naturalmente tutte le nostre nonnine, acciacchi permettendo: abbiamo ripreso a settembre a ritrovarci il venerdì pomeriggio a Casa Penny, presso la scuola dei Salesiani, e adesso siamo pronte per le prove che ci stanno aspettando prima di Natale».

Un appuntamento imperdibile, patrocinato, ça va sans dire, dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Varese, che nel primo pomeriggio (alle 15) incontreranno le associazioni degli Angeli Urbani, del Viandante e di Varese in Maglia per fare il punto della situazione sull’emergenza inverno. «Siamo ansiosi di conoscere le prospettive del periodo più freddo: vogliamo sapere cosa intende fare il Comune per venire incontro a coloro che non hanno un tetto sopra la testa».

La battagliera Antonia ha pronta una batteria di coperte e non solo da consegnare a don Marco Casale per la Caritas: si tratta del progetto “Una coperta per scaldare il cuore”, a cui le “majere” lavorano da un intero anno, destinato al dormitorio ma anche a coloro che, senza fissa dimora, si trovano ad affrontare i rigori della stagione più dura con un tetto trapunto di stelle.

Una giornata con tanto di pizzata in compagnia, musiche a cura di Coopuf e merenda a base di pane e nutella per ringraziare della partecipazione. Casa Penny è una rete di solidarietà al femminile per fare dell’altruismo la propria bandiera distraendosi dai problemi della quotidianità: un annodarsi di relazioni in rosa a scopo benefico in nome della testimonial del sorriso contro le avversità della vita, la laboriosa e gentile . «Che è mancata un anno fa esatto, sono trascorsi pochi giorni dall’anniversario» ricorda malinconica Antonia, alla quale è mancata anche un’altra compagna improvvisamente sul finire dell’ estate: Edy. «Sono cose che ti prostrano, ma noi dobbiamo andare avanti e continuare nel nostro impegno anche per loro.

E gli appuntamenti che ci aspettano sono proprio tanti: il 12 novembre presenzieremo alla festa di San Martino e il 15 raccoglieremo le adesioni per l’evento del 19 ospitate gentilmente presso la Merceria Brumana di via Mazzini. Infine saremo alla terza edizione di Pulci Famose con Max Laudadio presso il teatro di Cuasso».

Un anno con il cuore in mano: e per il 2018 bolle in pentola un nuovo progetto legato allo sport per i bambini bisognosi.