VARESE Sono tornati a riunirsi questa mattina, dopo la pausa del fine settimana, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Whirlpool di Cassinetta a Biandronno. Nuove iniziative di protesta verranno messe in campo da oggi, in vista del nuovo incontro tra azienda e sindacati, in programma giovedì mattina nella sede varesina di Univa.
Data l’importanza del nuovo faccia a faccia tra sindacati e azienda, è molto probabile che i lavoratori della Whirlpool organizzino un presidio in piazza Monte Grappa, dove si trova la sede dell’associazione industriali varesini.
Un incontro strategico dopo lo choc di giovedì scorso, quando Whirlpool ha annunciato il taglio di 600 posti di lavoro, 500 operai e 100 impiegati e la chiusura di un intero reparto, il “Side by Side”, dove si producono i frigoriferi a doppia porta e dove vi lavorano ben 250 persone, peraltro giovani.
I lavoratori dello stabilimento hanno protestato sinora con grande forza e dignità, lamentando però scarsa attenzione alla loro causa da parte soprattutto dei rappresentanti delle istituzioni politiche.
Non è mancata invece la solidarietà della gente comune, durante il corteo di protesta di venerdì lungo le vie di Biandronno e Ternate, o quella di altri lavoratori.
L’intenzione dei dipendenti Whirlpool è quella di continuare a dare battaglia con scioperi e blocchi dei cancelli, in vista soprattutto dell’incontro di giovedì. I rappresentanti sindacali hanno ben chiaro in testa cosa domandare all’azienda. «Prima di tutto il ritiro del piano licenziamenti e il ritiro della decisione di chiudere il reparto “side by side”» afferma Tiziano Franceschetti, rsu per la Fim Cisl. Oltre a bloccare le decisioni annunciate da Whirlpool, l’intenzione è quella di chiedere chiarezza sulle strategia future della multinazionale americana.
«Vogliamo un piano industriale serio per i prossimi anni – afferma Matteo Berardi della Fiom Cgil – quali investimenti intende fare l’azienda ad esempio sui nuovi prodotti e sulla ricerca». Solo dopo la presentazione di un piano industriale per il futuro si potrà parlare di tutto il resto.
I lavoratori comprensibilmente sono molto preoccupati per sé e per le proprie famiglie, come testimonia Giuseppina, da 23 anni operaia al reparto stampaggi dei frigoriferi.
«L’azienda non può non tenere conto delle necessità di ciascun lavoratore e delle famiglie – si sfoga la lavoratrice – invece, a quanto sembra, l’intenzione è quella di tagliare indiscriminatamente, secondo la logica del “chi capita capita”». I lavoratori non si arrendono e la lotta proseguirà anche in questi giorni.
Matteo Fontana
s.bartolini
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