L’azienda social investe nelle idee E noi la ascoltiamo per crescere

In Camera di Commercio editoria ed economia a confronto per camminare insieme. Dalla Rete ai new media, è l’innovazione l’arma per affrontare la concorrenza globale

L’impresa varesina del 2015 è sempre più “social”. Ecco perché vogliamo ascoltarla.

La vicinanza con il proprio target di riferimento è ormai parte del Dna di sempre più imprenditori della nostra provincia.

Dalla grande industria al piccolo negozio, la rivoluzione digitale e l’irrompere dei social network nella vita quotidiana dei consumatori stanno trasformando le strategie di business e di comunicazione delle nostre imprese.

Cambiano i veicoli ma non i contenuti e i prodotti: e il “vecchio” stereotipo delle industrie sporche, cattive e inquinanti «ormai fa parte della storia», come ricorda il presidente Univa. L’innovazione è l’arma per crescere e reggere il passo con la concorrenza globale.

La strategia è la creatività

Lo insegna Whirlpool, una delle industrie più importanti del nostro territorio: «Grazie alle sinergie si ridurranno i costi industriali, ma non quelli in ricerca e marketing» ha annunciato qualche giorno fa a Barcellona , presidente di Whirlpool Emea, alla presentazione della strategia del gruppo dopo l’acquisizione di Indesit.

Comunicare, stare “in linea” con le esigenze dei propri clienti per ascoltarli e soddisfarli, è una necessità: per farlo occorre investire, energie e idee, e non solo risorse economiche.

Orobianco, brand di accessori moda fondato a Gallarate da , è attivissimo sui social network per consolidare la propria presenza in Estremo Oriente, dove l’azienda gallaratese è da sempre di casa e realizza il 95% del proprio fatturato (in Giappone ha persino “marchiato” un caffè a Shibuya, il cuore pulsante di Tokyo, e un’osteria a Osaka). Le strategie puntano sulla creatività: in Corea si ricorre alle celebrità del cinema e ai fashion blogger («Ne abbiamo quattro che recensiscono i nostri prodotti,

con milioni di lettori» rivela Valentini), in Giappone addirittura un fotoromanzo, mentre in Cina si rafforza la presenza sui social, come «un canale su Youku, l’equivalente di Youtube, e un profilo su Weibo, il Twitter locale», che si affiancano a quelli “occidentali”, da Facebook a Instagram. Si è buttata sul web anche la Nbc di Malnate, azienda da meno di trenta dipendenti (una quarantina come gruppo) che produce da quarant’anni imballaggi termoformati e in blister.

«Sul sito basta inserire forma e dimensione per poter ottenere le confezioni standard richieste, mentre su Google, digitando le parole precise, riusciamo a comparire sulla prima pagina di ricerca – spiega , oggi alla guida dell’azienda di famiglia – abbiamo investito sulle nuove tecnologie. Internet, molto utilizzata dai nostri clienti stranieri, è una vetrina ormai più utile delle stesse fiere, dove i costi di partecipazioni sono sempre più alti».

Chi ci ha visto lungo

Ci aveva visto lungo che nel 2000, appena quattro anni dopo aver preso in mano le redini dell’azienda di famiglia (Coltelleria Collini, con un negozio in centro storico a Busto Arsizio), aprì il primo sito italiano di vendita online di coltelli, spade, articoli da taglio e per la casa: «Azzardato, quando internet era sulla bocca di pochi e pochi ne avevano capito l’efficacia. Ma erano articoli di nicchia e pensavamo potesse funzionare».

Oggi è un portale da quattromila accessi unici giornalieri, che raggiunge clienti che non avrebbe mai potuto intercettare fisicamente e che ha un forum in cui 50mila utenti discutono, si confrontano e poi magari acquistano.

«Solo un cliente su quattro acquista online – ammette Rudy Collini – ma il numero è sicuramente destinato ad aumentare».n