Le aziende salgono in cattedra E si formano i manager 3.0

I manager 3.0? Alla Liuc li formano direttamente i manager delle aziende. «Il 50% dei docenti del percorso di management delle risorse umane sono a loro volta manager d’azienda» rivela Vittorio D’Amato, direttore del CeRca, il centro di ricerca sul cambiamento e apprendimento organizzativo, che ieri ha seguito la prima giornata di un convegno dedicato al “manifesto del management 3.0”, l’evoluzione del futuro dei dirigenti d’azienda.

Un tema su cui il Centro sta conducendo una ricerca di livello internazionale, «che mira a reinventare il management», come spiega il professor D’Amato.

«Questo lavoro parte dalla convinzione che così com’è oggi e come lo conosciamo, il modello tradizionale di management aziendale sia giunto al capolinea».

«I vecchi schemi non funzionano più, oggi la tendenza va dal superamento del modello gerarchico nel prendere le decisioni ad un focus sull’aspetto motivazionale non più legato ai bonus economici, dalla trasparenza totale sui dati e sulle informazioni aziendali che per molte imprese è ancora un tabù, fino alle nuove forme di gestione del personale e di strategia».

Un salto evolutivo, quello che porta ad un nuovo “upgrade” fino al gradino del “manager 3.0”, che è obbligato dalle sfide della competitività: anche le imprese del nostro territorio devono contemplarlo, se vogliono stare al passo con i mercati che cambiano. «Si può e si deve compiere questo passaggio anche nell’azienda familiare tradizionale – sostiene D’Amato, confortato da alcune delle testimonianze proposte nel corso del convegno – l’idea di fondo è che l’azienda non è qualcosa di effimero, destinato a morire, ma è un elemento che deve vivere al di là della contingenza di chi la guida. Se il principio è questo, non può esistere un obiettivo che sia di breve periodo, ma ogni scelta aziendale deve guardare in una prospettiva di medio-lungo termine».

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