La differenza fra un giocatore perdente e un uomo vincente è una lezione da cui non può prescindere il Varese. A tuonarla ieri sera al Franco Ossola è stato Stefano Bettinelli che ha impreziosito la seconda seduta di allenamento della giornata strillando nelle orecchie dei biancorossi come si diventa protagonisti del proprio destino. Per poco, il tecnico non perdeva la voce con continui incitamenti ai suoi, spronati ad avere sempre un atteggiamento propositivo e vincente.
Le urla adrenaliniche di Bettinelli potrebbero ricordare quelle che, qualche anno fa, uscivano dalla gola del condottiero Beppe Sannino, ma il nuovo maiuscolo allenatore del Varese ha una personalità rilevante tutta sua e un’idea del calcio completamente originale.
Noi lo abbiamo accostato, più che a Sannino, a Eugenio Fascetti e cioè all’artefice di un ciclo rimasto inimitabile nella storia dei biancorossi. Anche Bettinelli può aprire il suo ciclo, puntando sui giovani e sull’aspetto motivazionale che sarà il traino della squadra nella prossima stagione, all’impronta del sacrificio e della capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo.
La rosa di Bettinelli è formata prevalentemente da ragazzi che devono farsi le ossa e far capire il loro valore.
Dopo l’arrivo del portiere Perucchini e il rientro di Falcone, il direttore sportivo Lele Ambrosetti è sulle tracce di un difensore centrale che abbia già una certa esperienza in B ma che, al tempo stesso, sia ancora tutto da scoprire. Il Varese vuole Simone Pecorini, ventunenne del Cittadella, e il centrale, che può fare anche il terzino, vuole il Varese. La trattativa è bene avviata e dovrebbe dare presto buon esito.
Pecorini era in campo, nella passata stagione, in occasione della sfida fra il Varese di Carmine Gautieri, al debutto in biancorosso, e il Cittadella, sconfitto 2-1 al Franco Ossola. La prestazione del difensore era stata più che buona e se l’affare andrà in porto, Pecorini saprà garantire affidabilità, freschezza e grinta per la causa biancorossa.
La difesa sembra essere il reparto che sta più a cuore a Bettinelli e ad Ambrosetti. In porta c’è Bastianoni ed è arrivato Perucchini, sulla fascia destra ci sono Fiamozzi e Andreoni, prelevato dalla Pro Patria, al centro il veterano Rea, il giovane Dondoni e forse Pecorini. Il lato sinistro, rimasto completamente sguarnito, è stato per il momento ridisegnato solo con l’innesto di De Vito, primo giocatore ingaggiato dal Varese quest’anno, ma presto arriverà Tamas, talento della Primavera del Milan: attualmente è impegnato con l’Under ungherese e rientrerà in Italia solo a fine luglio.
Ieri, il Consiglio Federale ha accolto i ricorsi di Varese e Brescia che, dunque risultano regolarmente iscritti al prossimo campionato di B: per i biancorossi sarà il ventunesimo nella categoria. Il 21 diventa il filo conduttore della prossima stagione perché la competizione avrà questo numero di squadre, dopo l’estromissione dal calcio professionistico del Siena: era successo solo nel 1950-1951 (il Varese era in C) e nel 1967-1968, quando i biancorossi di Bruno Arcari avevano ottenuto il miglior risultato di sempre e cioè il settimo posto in Serie A.
Martedì, alle 14, verrà compilato il calendario della Coppa Italia: il Varese entrerà in scena nel turno del 16 o 17 agosto affrontando una squadra di categoria inferiore e in caso di passaggio del turno giocherà la settimana successiva (entreranno in lizza 12 squadre di A, teste di serie, e giocheranno in casa. Nei quattro scontri diretti tra squadre di serie B il fattore campo è invece stabilito dal sorteggio). Il quarto turno è in programma il 3 dicembre.
Continua con successo la campagna abbonamenti: ieri si sono abbonati in 132 e il numero totale di tessere vendute è 207.
© riproduzione riservata