Voleva sposarsi fittiziamente con una ragazza italiana di 23 anni in modo da regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale. In cambio aveva garantito che le avrebbe pagato l’affitto a vita. Ma i carabinieri della stazione di Carnago, guidati dal luogotenente Valerio Liberatore e coordinati dai colleghi della Compagnia di Saronno, li hanno smascherati poco prima delle nozze.
Di fronte alla fatidica frase «se qualcuno ha qualcosa da dire, parli ora oppure taccia per sempre»,
il maresciallo ha dichiarato «Si, è irregolare». I fiori d’arancio sono saltati sul più bello, proprio quando i due erano pronti a dirsi di sì. Ma già da qualche tempo i militari si erano attivati sulla questione.
Nei giorni scorsi, infatti, erano comparse affisse sull’albo comunale di Caronno Varesino le pubblicazioni relative al matrimonio tra l’egiziano e la giovane italiana residente a Caronno. In realtà, i carabinieri, che ben conoscono il contesto sociale e i cittadini di quella zona, sapevano che tra i due non vi era mai stata alcuna relazione sentimentale, per cui appariva anomalo che volessero sposarsi in così breve tempo.
L’ipotesi è stata subito quella del matrimonio di comodo, ma approfondendo la situazione è emersa una verità sconcertante.
Ascoltando alcune persone che conoscevano bene i due soggetti e analizzando le modalità di presentazione delle pubblicazioni, regolari ma comunque molto frettolose, si è scoperto che l’uomo era irregolare sul territorio nazionale e probabilmente aveva necessità di sanare la sua posizione. Immediatamente si sono attivati i militari che hanno richiesto alla competente autorità amministrativa il decreto di espulsione per l’egiziano, approfondendo nel frattempo il movente delle nozze fraudolenti.
Ebbene, stando alla ricostruzione investigativa, la donna aveva ottenuto, in cambio della sua mano, la promessa che lo straniero le avrebbe assicurato vitto e alloggio per il resto della sua esistenza e, soprattutto, che dopo pochi mesi avrebbero formalizzato la separazione e il conseguente divorzio. Una situazione di grande vantaggio che si stava prospettando alla ragazza, la quale si era dunque convinta che quella fosse la strada più agevole.
Vitto e alloggio per una promessa di matrimonio farlocca, a quanto pare, non era poi una soluzione da buttare via e probabilmente le cose avrebbero avuto un finale diverso senza l’intervento decisivo da parte dei carabinieri della Compagnia di Saronno.