LEGNANO Sotto e sopra, luce e buio, alto e basso, fronte e retro, un gioco ritmato di contrasti, accadimenti imprevisti e in fondo ineluttabili, e una lussureggiante invenzione narrativa, fanno del secondo romanzo di Laura Campiglio un piccolo oggetto di culto per chi ama Parigi e la sua follia, il frizzare a volte genuino a volte campionato come le note di un pianoforte elettronico.
Il bizzarro titolo del libro, “Chi dà il nome agli uragani” (Dario Flaccovio editore,
13 euro), viene dalla capitale domanda che Linda Bastiglia, giornalista freelance di un quotidiano di provincia, rivolge allo sbirro principe della ville lumiére, Antoine Boulot, dalla struttura squadrata simile a quella di un accampamento romano. Prima presentazione in provincia martedì 1 giugno alle 21 alla galleria Boragno di Busto (via Milano 4) con Marisa Denna Ferrario. L’attrice Laura Milani leggerà alcuni brani.
Sull’edizione di oggi la recensione completa di Mario Chiodetti
m.lualdi
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