Le farfalle non si nascondono. Sanno che il gruppo allestito quest’estate dalla società non può che puntare al tricolore. Le otto atlete presenti ieri al raduno dell’Unendo Yamamay – ma il calore dei mille tifosi presenti ha fatto quasi rivivere il clima di una partita di campionato – non hanno voluto trincerarsi dietro frasi prudenti.
«Dobbiamo pensare in grande», dice la capitana Cisky Marcon. «Non poniamoci limiti», le fa eco Valentina Diouf. Anche se coach Carlo Parisi avverte: «Giusto che i tifosi sognino, ma per raggiungere i nostri obiettivi servono lavoro e tanta pazienza».
Per Cisky Marcon quello di ieri è stato il quinto raduno in maglia biancorossa: «Ma le emozioni e gli stimoli sono sempre gli stessi – sottolinea la schiacciatrice veneta – Ogni volta che entro al palazzetto e vedo quest’entusiasmo, si ripropongono le stesse bellissime sensazioni di sempre. E le motivazioni nascono spontaneamente».
Motivazioni che non possono mancare, a maggior ragione in una stagione che vede l’Unendo Yamamay tra le favoritissime per la vittoria in campionato e attrezzata anche per ben figurare in Champions League: «Vero, abbiamo tutti i mezzi per poter pensare in grande – ammette Marcon – Già con il primo allenamento ci metteremo d’impegno per partire con il piede giusto. Essere capitana di questa squadra è una responsabilità che accetto volentieri: con la mia esperienza, conoscendo già l’ambiente e lo staff, cercherò di essere d’aiuto per le nuove. Il ritorno di Havelkova? Inaspettato, ma molto positivo per noi».
Valentina Diouf è stata presa festosamente d’assalto dai tifosi biancorossi: «Essere qui mi rende felice – sorride l’opposta ex Bergamo – Conoscevo già il calore del pubblico di Busto, ma viverlo con questa maglia addosso è tutta un’altra cosa. Squadra da scudetto? Non vedo perché dovremmo porci limiti, abbiamo tutte le carte in regola per fare bene. A livello personale mi aspetto di crescere ancora molto». E i Mondiali in casa? Un appuntamento impegnativo, ma io sono per natura ottimista».
La bionda schiacciatrice americana Becky Perry ha dispensato larghi sorrisi ai suoi nuovi tifosi che, in attesa di vederla all’opera in campo, già ne apprezzano la contagiosa simpatia. «Amazing!»: così (“meravigliosa”) Becky definisce l’accoglienza riservatale dal pubblico bustocco.
«Ma non sono sorpresa – aggiunge la californiana – mi era stato detto che non c’è un’altra tifoseria come quella bustocca. Di sicuro è la più bella che abbia visto finora». Ora Perry si metterà al lavoro «per migliorare le condizioni del mio ginocchio. Anche se non ci siamo ancora allenate, sono sicura che faremo bene: dopo queste prime ore con il nuovo gruppo le mie sensazioni sono positive».
Per Giulia Pisani quello di ieri è stato un ritorno a casa: «Voglio essere importante nelle occasioni che contano: quando le cose vanno bene sono bravi tutti – dice la centrale toscana – Per prima cosa penserò a recuperare completamente la miglior condizione: da questo punto di vista mi fido totalmente del preparatore Ezio Bramard, fondamentale anche per la mia scelta di tornare a Busto».
Anche Letizia Camera è raggiante: «Non possiamo nasconderci: siamo una squadra costruita per vincere – afferma la palleggiatrice ex Conegliano e Casalmaggiore – La concorrenza interna con Wolosz? Sarà uno stimolo per fare sempre meglio».
L’ultima parola al coach Carlo Parisi, all’11ª stagione a Busto: «Obiettivo scudetto? Ogni anno partiamo per puntare al massimo. Siamo coscienti del fatto che la società ha operato bene sul mercato, ma poi i risultati non arrivano per magia, dall’oggi al domani: una grande squadra si costruisce con il lavoro quotidiano e con tanta pazienza».
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