Le gite proibite e la lezione dei nostri giovani

Cara Provincia, mi hanno colpito profondamente le parole di Francesco Zecchini, il ragazzo di 17 anni che avete interpellato per parlare delle gite scolastiche e di chi vorrebbe vietarle dopo che due studenti sono morti in circostanze tragiche (secondo gli inquirenti ci sarebbe anche l’ipotesi dell’alcol e di uno spinello di troppo). Io sono una mamma e vorrei ringraziare Francesco per quello che ha detto, e cioè «sono i divieti che ci fanno morire. Più alta è

l’imposizione e più cresce la voglia di trasgredire. Non sarebbe meglio aiutarci a ragionare? Non siamo tutti menefreghisti attaccati all’iPhone 24 ore su 24. Quando viene in classe a parlarci un padre che ha perso un figlio in seguito a un incidente dovuto all’assunzione di droga, noi ne restiamo segnati. Metteteci in faccia la realtà e parlateci invece di negare qualcosa». Francesco ha detto ciò che io da madre vorrei sentire dire da qualunque figlio. Mi ha arricchito. E vi chiedo di riportare le sue parole a tutte le mamme e a tutti i papà che leggono il vostro giornale. Perché, leggendole, si sentiranno mamme e papà migliori.