È cresciuta in maniera esponenziale in questi otto anni l’adesione delle imprese varesine al Pmi Day, la giornata nazionale della piccola e media impresa, organizzata in tutta Italia da Confindustria, e che nella provincia di Varese si declina in tre intere settimane di visite aziendali, organizzate dal 6 al 24 novembre, che porteranno oltre 3700 studenti delle classi terze di 45 scuole medie del territorio in 130 aziende di tutti i settori impegnate in 160 visite.
Un risultato che conferma e rilancia gli sforzi compiuti dall’Unione Industriali varesina, impegnata in prima linea nell’organizzazione di questo grande evento, che dal 2009 ad oggi ha coinvolto oltre 6.500 gli studenti, 230 aziende e 80 scuole.
«Penso non sia necessario aggiungere altro per far percepire la portata che l’iniziativa sta assumendo per tutto il territorio» ha dichiarato ieri , presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriali di Varese durante la presentazione dell’ottava edizione del Pmi Day che si è tenuta alla Samic di Lonate Ceppino, anch’essa aderente all’evento.
Un vero e proprio crescendo insomma che ha permesso al Pmi Day di trasformarsi, nel corso del tempo, nel più importante evento di orientamento allo studio del Varesotto. Perché le imprese ci credono e, ha spiegato Casati «vogliono contribuire a diffondere la cultura d’impresa tra i ragazzi, mostrando loro quanto possa essere bello lavorare in azienda, quanta tecnologia c’è dietro quelle porte, quanta attenzione per il lavoro e le persone». Perché le imprese oggi hanno piena consapevolezza del fatto che «i ragazzi sono il nostro futuro, letteralmente – ha sottolineato Casati -. Per questo motivo orientarli con la conoscenza di ciò che fa ogni giorno un’impresa del Varesotto può aiutarli a scegliere più consapevolmente quale strada intraprendere da grandi».
Un’iniziativa concreta molto importante ha aggiunto , titolare di Samic, azienda specializzata nel settore della costruzione e montaggi di impiantistica industriale di Lonate Cepppino, «perché permette ai ragazzi e ai loro docenti di entrare in azienda per vedere come funziona, i valori che un’impresa può trasmettere a quelle che saranno le future classi lavorative».
Tre settimane di visite dunque che muoveranno oltre 3700 studenti con le loro domande e le loro curiosità: «In questi anni abbiamo visto crescere molto i ragazzi: forse la crisi, che molti di loro hanno vissuto in famiglia, ha fatto crescere l’interesse e la consapevolezza di questi giovani – ha raccontato Casati – che oggi vengono in azienda con entusiasmo e conoscendo le sfide che attenderanno loro nei prossimi anni».