VARESE – Un export da oltre 358 milioni per le imprese della provincia di Varese verso l’Africa che nel 2022 registrano un aumento del +16% rispetto al 2021. L’import, nello stesso periodo, si è attestato a quota 107 milioni, +24,4%. Questi gli ultimi dati disponibili degli interscambi commerciali annuali tra il Varesotto e il continente africano, elaborati dal Centro Studi di Confindustria Varese in concomitanza con il vertice Italia-Africa organizzato dal Governo per la presentazione del Piano Mattei.
Secondo la territoriale di Confindustria, l’Africa rappresenta un partner commerciale di nicchia con una quota di poco meno del 3% sul totale dell’export di Varese e dell’1,1% dell’import. Andando nello specifico dell’analisi, si nota che il 63,4% dell’export varesino del 2022 era destinato all’Africa Settentrionale, mentre il rimanente 36,6% al resto del continente. Sul gradino più basso del podio tra i destinatari delle esportazioni varesine, troviamo il Sudafrica (16,8% del totale) con oltre 60 milioni di euro, al secondo posto l’Egitto (19,2%) con più di 68 milioni e al primo la Tunisia (24,4%) con oltre 87 milioni. Da sole queste tre destinazioni rappresentavano quasi il 61% delle esportazioni totali varesine destinate all’Africa.
Per quanto riguarda l’import con l’Africa, la provincia di Varese, sempre nel 2022, ha importato il 91,5% delle merci dall’Africa Settentrionale, mentre l’8,5% proveniva dal resto del Paese. Tra gli Stati con maggiori interazioni, la medaglia di bronzo se la aggiudica il Sudafrica (3,2%) con quasi 3 milioni e mezzo di euro, quella d’argento l’Egitto (19,7%) con più di 21 milioni e quella d’oro la Tunisia (67,9%) con oltre 72 milioni e mezzo: queste tre nazioni di provenienza delle merci, da sole, hanno coperto il 91% del totale delle importazioni africane destinate all’economia del Varesotto. Sul fronte dei settori a guidare l’export la meccanica strumentale al primo posto con quasi 64 milioni e mezzo di euro, in calo del -13,4% rispetto al 2021; la chimica al secondo posto con quasi 64 milioni e un +50,4%; gomma-plastica al terzo con quasi 40 milioni di euro e + 32,5% rispetto al 2021. Per import vince l’abbigliamento con più di 31 milioni di euro e un + 8,6% rispetto al 2021; elettrotecnica (che comprende apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche), con quasi 23 milioni e + 4,4%; elettronica (computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e di misurazione, insieme agli orologi), con quasi 14 milioni ed un significativo +105,8% rispetto al 2021.