, e gli agenti di polizia che hanno dato la vita per loro rivivono a Varese in un caldo giorno di mezza estate. Rivivono in una sala della Questura, nei volti compunti di istituzioni unite per non dimenticare.
Rivivono in una corona di alloro posta sotto al monumento ai caduti di piazza Libertà, con il traffico della città che per un attimo si ferma, composto, come se sentisse il momento.
Rivivono nelle parole di un Questore che è stato dentro quella storia di malvagità, orrore e impotenza, oggi commosso nel tratteggiare le vite di giovani colleghi massacrati per dovere.
Rivivono, infine, nell’indignazione di un Governatore allora prossimo Ministro dell’Interno, un uomo che ha provato a dare uno scossone alla mafia e che oggi non accetta che il ricordo venga infangato.
Le lacrime per Borsellino «Ero lì, rivivo quel dolore»
18 Lug 2015
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