Grande successo per la presentazione dell’iniziativa “Varese Terra di Moto”, svoltasi nella mattinata di ieri al Centro Congressi delle Ville Ponti. Un progetto turistico – sportivo di ampio respiro, che vuole offrire più riconoscibilità alla filiera della moto come fattore produttivo di eccellenza del nostro territorio, facendo “rete” con operatori di altri ambiti affinché diventi fonte d’attrattività e di ulteriore ricchezza per l’intera provincia come destinazione turistica.
Ideatori di “Varese Terra di Moto” sono Ennio Marchesin di SWM Motorcycles, Annalisa Mentasti di Ariete di Sandro Mentasti, Marco Belli della Di Traverso School e Alberto De Bernardi, fondatore del blog Varese Motorland, che hanno portato avanti questo progetto in collaborazione con la Camera di Commercio attraverso la Varese Sport Commission.
Decisamente positiva la risposta del territorio: al convegno alle Ville Ponti hanno partecipato oltre cento persone tra rappresentati di imprese che producono e vendono moto e relativi accessori, presidenti e iscritti di numerosi Moto club della provincia, operatori turistici, amministratori locali (presenti il sindaco di Castronno, Luciano Grandi, e di Besano, Leslie Mulas), ma anche associazioni di categoria e blogger.
In apertura Giuseppe Albertini e Mauro Temperelli, rispettivamente presidente e segretario della Camera di Commercio, hanno ringraziato i promotori dell’iniziativa, definendoli «i magnifici quattro, animati da un grandissimo entusiasmo per questa idea. Il territorio della nostra provincia deve ripartire dalle attività che fanno parte della sua storia, qual è la filiera della moto, valorizzando le numerose eccellenze che operano nel settore».
Massimiliano Serati, economista e professore della LIUC, ha poi tracciato un quadro generale dell’universo moto, dalla filiera produttiva al suo potenziale turistico, come base di partenza per il dibattito seguente. La provincia di Varese in termini assoluti di produzione è rilevante, ma non da primi posti. È invece da primato in Lombardia sul piano occupazionale, con 718 addetti totali, e anche per indice di specializzazione nella fabbricazione di motocicli. Inoltre, per ogni milione di fatturato e per ogni posto di lavoro nel settore specifico,
la nostra provincia attiva 2,35 milioni e ben 26 posti di lavoro nella filiera estesa. Serati ha poi delineato il profilo del mototurista: reddito superiore alla media con maggiore propensione alla spesa sul territorio, uso diversificato delle strutture ricettive e componente femminile elevata e crescente. A Varese, però, la ricettività per il mototurismo è attualmente assente, senza alcuna struttura che faccia marketing su sé stessa in questo senso. I partecipanti al convegno si sono poi divisi in tre “focus group” paralleli di approfondimento su altrettanti temi: uno più tecnico e formativo, tenuto da Michele Moretti di ANCMA, dove è stato presentato il quadro normativo di riferimento sulle emissioni, uno turistico coordinato da Annalisa Mentasti e infine un terzo gruppo sul mercato internazionale della moto, con relatore Enrico Argentiero, direttore del Consorzio Provex. Al termine degli incontri, ogni gruppo di lavoro ha scelto un portavoce per presentare a tutti gli spunti e le idee emersi nella discussione. Di particolare interesse quanto proposto da quello sui Mercati: la creazione di un superbrand del territorio che supporti l’espansione delle aziende, potenziando il loro story telling, elemento di grande forza, ma ancora carente nella nostra provincia. A chiusura dei lavori, Mauro Temperelli è intervenuto per esprimere tutta la soddisfazione dei promotori per la riuscita dell’evento: «Siamo contenti e colpiti dalla partecipazione, anche emotiva, a questa giornata, segno evidente di come sia un tema molto vivo e sentito. È stata un’occasione importante di scambio di idee e i “magnifici quattro” sono già diventati più di cento: il percorso di “Varese Terra di Moto” nasce sotto i migliori auspici e potrebbe portare a grandi risultati».