Le polveri continuano a salire Nonostante i trenta all’ora

SARONNO «I 30 all’ora non sono la panacea di tutti i problemi d’inquinamento della città di Saronno, ma solo una delle azioni che la nostra amministrazione ha preso per intervenire sul fronte della concentrazione di polveri sottili e della sicurezza».

Di fronte a valori altissimi di pm 10, 108 microgrammi sabato e 109 domenica, l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Campilongo, uno dei fautori del piano che ha imposto il limite del 30 all’ora, difende a spada tratta la propria azione nonostante la città degli amaretti, negli ultimi sette giorni, abbia conquistato e mantenuto il preoccupante primato di città con la maggior concentrazione di polveri sottili della provincia di Varese.

«Nella nostra città – spiega Campilongo – l’inquinamento è causato soprattutto dal traffico: sul territorio comunale transitano quotidianamente oltre 200mila veicoli. Una realtà che ad esempio ha fatto schizzare i livelli di pm10 alle stelle ben prima che si accedessero i riscaldamenti». Da questa considerazione si è sviluppata l’azione dell’amministrazione: «Come giunta, fin da quando l’anno scorso si è presentata l’emergenza, ci siamo rifiutati di restare con le mani in mano ad aspettare la pioggia e il vento. Abbiamo deciso di agire adottando come strumento la riduzione della velocità». Un’idea che Campilongo difende: «Evitando l’eccessivo rimescolarsi delle polveri il 30 all’ora ha effettivamente un impatto sulla concentrazione di pm10 in città, ma si tratta di benefici minimi che purtroppo non vengono rilevati dalle centraline».

Convinto della bontà dell’iniziativa l’assessore guarda avanti: «Il 30 all’ora l’abbiamo adottato l’inverno scorso per l’emergenza inquinamento e l’abbiamo confermato in primavera per rendere la città più vivibile e sicura, ma certo non ci dimentichiamo della necessità di continuare la battaglia contro le polveri sottili».

Diverse le iniziative in corso d’opera: «Stiamo lavorando ad interventi strutturali per ottenere una diversa mobilità in città puntando su un’ottimizzazione del servizio pubblico ma anche su un maggior uso della bicicletta. Inoltre proprio in questi giorni stiamo analizzando degli strumenti congiunturali da adottare in caso di picchi per intervenire in maniera forte e concreta». In città il dibattito sull’alto livello d’inquinamento è sempre acceso soprattutto in facebook dove viene costantemente sollecitato dai fondatori del gruppo “Io dico no ai 30 all’ora”. Un’attenzione confermata anche dalla pioggia di chiamate arrivate alla polizia locale: molti, infatti, si aspettavano e temevano, che il Comune aderisse al blocco della circolazione che ha fermato le auto domenica nel capoluogo milanese.
Sara Giudici

s.bartolini

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