Turbina, Elica e Scintilla smuovono Varese a ritmo di swing.
Le sorelle Marinetti con “La famiglia canterina” saranno in scena sabato 1 aprile alle 21, al teatro Openjobmetis di piazza Repubblica a Varese.
Col trio vocale, che ha fatto della canzonetta sincopata una missione di vita e di spettacolo, saliranno sul palco Valentina Gullace e Jacopo Bruno e il trio jazz dell’Orchestra Maniscalchi.
Insieme daranno vita a un divertentissimo show teatral-musicale, che sarà un affresco tutt’altro che scontato sull’Italia – o meglio l’Italietta – di quegli anni. Un Paese guidato da un regime che iniziava a scricchiolare e mosso da velleità autarchiche, ma che ha saputo anche trovare un motivo di sorriso e spensieratezza nelle “canzoni della radio” in un momento tutt’altro che facile.
L’idea dello spettacolo è nata: «da una curiosità diventata subito maniacale nei confronti del Trio Lescano a cui è seguita una ricerca per ricostruirne l’esperienza umana e artistica – spiega l’autore e produttore Giorgio Bozzo – . Quando il materiale sonoro ha cominciato ad avere un certo peso si è pensato di riportarlo in scena. La bizzarria è stata quella di fare l’operazione con tre uomini “en travesti”, ma è giustificata dal fatto che per noi il teatro è un luogo in cui si costruiscono illusioni mettendo un po’ a repentaglio le proprie sicurezze. Ci si deve sfidare».
Per essere tre signorine così moderne «da essere “impiegate del microfono” all’EIAR, le nostre sorelle non potevano che essere figlie ideali del padre del Futurismo. I nomi sono nati sotto questa suggestione».
Il viaggio musicale proposto farà rivivere un’atmosfera dal sapore vintage di fine anni Trenta, fatta di ottima musica, sketch, coreografie e aneddoti sul costume e la cultura del tempo, tanto che anche il pubblico è invitato a sfoggiare anche solo un semplice accessorio o tutto l’abbigliamento a tema.
«Alcuni brani – “Pinguino innamorato”, “Ma le gambe”, “Tulipan” – fanno parte della nostra memoria collettiva. Altri sono praticamente sconosciuti. Ma sono di una presa immediata e mettono allegria. Ricordiamoci che era la musica, moderna e spensierata, di un momento molto difficile del nostro paese. Il pubblico è decisamente trasversale: dagli anziani che riassaporano un po’ della loro infanzia, ai bambini che adorano le canzonette sincopate».
I pezzi sono un po’ il pop degli anni Trenta «la musica che faceva impazzire i ragazzi di allora, come sarebbe avvenuto con il rock’n’roll alla fine degli anni 50, o con il punk negli anni 70» tutti possono apprezzarli, «ma l’amore per il vintage aiuta».
Per Varese è stata fatta una scelta importante, ovvero a devolvere parte dell’incasso per il locale Pride 2017, saranno esposte le bandiere arcobaleno e ospitato il banchetto di Arcigay nel foyer del teatro. «Lo abbiamo deciso perché il teatro è un luogo di tolleranza e di coraggio. Nelle scelte dell’amministrazione avvertiamo una cautela eccessiva nel prendere posizione nei confronti delle ragazze e dei ragazzi del Pride. A noi – e parliamo di una compagnia di una decina di persone – è venuto spontaneo dare una mano, senza tentennamenti».
I biglietti, dai 32 ai 24 euro, sono acquistabili alla biglietteria del teatro (con sconto per i nati nel ’43 come alcuni dei pezzi del nuovo cd delle Marinetti) e su www.ticketone.it.
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