– Si sono arrese in semifinale, ma per tutti i malnatesi che le hanno seguito con affetto e passione le vincitrici morali sono loro: , e
, le tre figlie di e , storico amministratore comunale di Malnate. Le tre sorelle di Malnate, rinominate per il gioco “Le ombre di Pino”, un chiarissimo richiamo ai nomi dei due genitori, sono state strepitose protagoniste domenica in prima serata su Rai Uno nel programma a premi “Reazione
a catena”, condotto dal mitico Amadeus.
Domenica sera è andata in onda una sorta di super finale tra i campioni del gioco: le quattro squadre che nel corso degli ultimi anni si sono messe in evidenza per record, performance, ma anche per appeal e simpatia, sono state, infatti, invitate alla grande serata di domenica. Negli studi di Napoli c’erano anche le tre sorelle di Malnate che nel 2013 hanno tenuto con gli occhi appiccicati ai teleschermi tanti varesini, guadagnandosi le simpatie di moltissimi telespettatori. Brave, belle e terribilmente in gamba, tanto da essere richiamate dagli autori del programma in occasione dell’appuntamento clou.
Nel 2013 “Le ombre di Pino” spazzarono via concorrenti su concorrenti riconfermandosi imbattute per 14 puntate. Fissarono anche il record di 10 parole all’Intesa Finale, il gioco decisivo del programma. Con il passare del tempo i record sono caduti, ma nessuno si è dimenticato di quelle tre ragazze malnatesi che così tanti consensi erano riuscite a ottenere. Hanno lasciato il segno. Domenica sera sono state tradite da un pizzico di emozione, ma alla fine anche la super sfida tra i campioni più amati le ha viste ottime protagoniste, anche se alla fine hanno prevalso le brave concorrenti della Sardegna che hanno superato nella finalissima il trio piemontese di Biella.
«E’ stato tutto molto bello – racconta – eravamo un po’ troppo tese, ma è stata un’esperienza davvero molto divertente ed entusiasmante. All’inizio, già nel 2013, la nostra paura era quella di fare delle figuracce, ma in realtà poi le cose sono andate bene. Se avessimo vinto sarebbe stata una soddisfazione ancora più grande, ma per noi è stata già una bella sorpresa essere state richiamate dopo due anni per la serata finale. C’erano state delle squadre che si erano fermate anche più di noi o che avevano vinto dei montepremi più alti, ma gli autori ci hanno detto che la nostra squadra è stata una di quelle seguite con più affetto».
Una popolarità toccata con mano visto che dopo il programma sono cresciute anche le richieste di amicizia su Facebook. «Nel 2013 – racconta – il conduttore della trasmissione eracon il quale avevamo instaurato un bel rapporto, ma devo dire che Amadeus si è dimostrato molto alla mano e gentile Quando ha saputo che eravamo di Varese ci ha detto che è una zona che conosceva bene».