– Qui e ora. Un titolo incisivo quello della quindicesima edizione della Sacra Rappresentazione, un appuntamento che ormai ha trovato un posto speciale nel cuore dei varesini e che sarà messa in scena nella cornice della piazza di San Vittore il 23 dicembre alle 16.
Lo spettacolo, che come ha insistito il regista «è teatro ma non è uno show», da anni accompagna la città verso quel 25 dicembre tanto celebrato nel mondo con l’intento di riportare il senso della festività alle origini del suo significato.
«Il presepe vivente e la Sacra Rappresentazione sono una tradizione nella tradizione – spiega l’assessore ai Servizi Culturali – Lo spettacolo è ormai diventato una tradizione cara ai cittadini, che rientra un’altra tradizione, più antica e importante, che ha un profondo valore religioso, sociale e culturale».
Per la prima volta sostenuta dalla Fondazione Paolo Vi per il Sacro Monte, che l’ha inserita come ultimo appuntamento della rassegna teatrale “Tra Sacro e Sacromonte”, la rappresentazione vedrà oltre quattrocento fra ragazzi e ragazze interpretare, sotto la direzione del regista , il celebre evento evangelico.
«Ogni anno è difficile trovare un nuovo tema e una nuova drammaturgia per fare il lavoro con i ragazzi – racconta Chiodi – Abbiamo voluto raccontare l’attesa di questo evento che è
la natività, con il desiderio di riportarlo al centro di questo periodo di festa».
A fronte di questa riflessione, la Sacra Rappresentazione, che ha visto il sostegno anche di Ubi Banca, inizierà a introdurre la natività attraverso le parole dei profeti che secondo il testo biblico hanno guidato il popolo ebraico nell’attesa del Messia, per poi raggiungere il nucleo della rappresentazione attraverso le voci degli evangelisti Matteo e Luca interpretate da sei fra bambini e bambine.
Durante la giornata del 23 dicembre, che vedrà le giovani comparse impegnate a far rivivere la Betlemme di duemila anni fa nel centro cittadino, agli angoli delle strade sarà possibile trovare gli stand dell’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, dove sarà possibile acquistare i panettoni donati da Ubi Banca per sostenere i loro progetti.
«I progetti di Avsi hanno come scopo il recupero del valore e della dignità della persona e del luogo dove vive. – racconta la responsabile dell’associazione – Coi fondi raccolti svilupperemo alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo come asili in Ecuador, scuole in Kenya e i centri di nutrizione in tutto il mondo».
A sostenere la manifestazione il primo cittadino , che commenta: «In una nuova modalità si racconta il senso antico di questa festa. È importante ritrovare il significato di carità del Natale prima di lasciarsi ai festeggiamenti».