Ancora una spaccata ai danni di una tabaccheria. Tre, forse quattro malviventi hanno colpito la rivendita che si trova all’interno della stazione. Bottino ancora da quantificare, mentre le forze dell’ordine intensificano i controlli.
L’ennesimo colpo, il quarto nel giro di un paio di settimane, è andato in scena nella notte tra lunedì e martedì. A meno di ventiquattro ore da quello che ha colpito il bar tabaccheria Bossi di via Postcastello, dal quale i ladri sono fuggiti portando con sé un bottino del valore di 10mila euro.
Ancora da quantificare, invece, quello della spaccata in stazione. Il titolare non ha ancora terminato l’inventario e ancora deve sporgere denuncia. Certo è che le mani dei malviventi hanno arraffato “Gratta&Vinci” e pacchetti di sigarette.
I biglietti della lotteria istantanea vengono sottratti nella speranza di ottenere qualche vincita e di incassarla prima che il numero di serie venga comunicato a Lottomatica, che blocca l’erogazione del premio.
A scoprire l’accaduto è stato proprio il gestore della rivendita di tabacchi, giunto intorno alle cinque del mattino per aprire il punto vendita. Al suo arrivo ha trovato la porta a vetro completamente distrutta. L’impatto dell’oggetto utilizzato come ariete, che ancora non è stato identificato, ha generato delle crepe anche sulle pareti ai lati dell’ingresso, anche loro di vetro.
All’interno il caos generato dal passaggio dei ladri, i “Gratta&Vinci” e le sigarette sparite. La cassa era vuota e così i malviventi l’hanno abbandonata dietro di sé. Così come non sono state toccate le cinque slot machine che si trovano di fianco all’ingresso.Un’analogia importante con quanto avvenuto l’altra notte al bar Bossi. Anche in quel caso, le due macchinette sono uscite indenni dalla rapina.
Motivo? Scassinarle avrebbe richiesto molto tempo, mentre i due furti sono stati molto veloci: lunedì notte ci sono voluti appena tre minuti per arraffare il bottino e fuggire.
Circostanza che porta gli inquirenti a non escludere che a Gallarate possa essere in attività una vera e propria banda della spaccata. Beninteso, è solo una delle ipotesi investigative, ma sono diversi gli elementi che lasciano pensare che sia così.
Intanto la modalità di azione: un oggetto pesante scagliato contro la vetrina per poi colpire e fuggire nel giro di pochi minuti. Inoltre tanto lunedì quanto la settimana prima, quando fu tentato un colpo ad Arnate, le telecamere hanno ripreso il volto di uomini di origine maghrebina.
Uno dei quali è anche stato arrestato dai Carabinieri mentre fuggiva dalla vetrina frantumata in via Parini. In stazione, però, hanno agito a volto coperto. Dalle immagini delle telecamere si vedono tre, forse quattro uomini. Due sono entrati nel locale, l’altro, o gli altri, sono rimasti fuori a fare da palo.
Ancora da capire da che parte siano fuggiti, se in piazza Giovanni XXIII o verso Sciarè. Nel primo caso, le telecamere del comune potrebbero tornare utili.
E mentre le forze dell’ordine indagano ed intensificano i controlli, rimane la rabbia dei titolari della tabaccheria, che ieri hanno gentilmente allontanato i cronisti, invitandoli a non fare domande.
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